APOSTOLATO DELLA PREGHIERA    

LEZIONI SULL'ADP  

 

OTTOBRE 2003    

X. Per la vita del mondo: preghiera e apostolato

 

Per il tanto lamentarci del male che è nel mondo, noi dimentichiamo che, effettivamente, il mondo è infermo; il mondo ‑ e noi in esso ‑ necessita di essere salvato, curato dalla infermità dell'egoismo, della violenza, delle ingiustizie sociali, del libertinaggio, della mancanza di rispetto per la vita umana e per i beni altrui, ecc. La nostra società, inferma perché prescinde da Dio, ha bisogno di un Salvatore. Ebbene, solo Gesù Cristo merita tale nome. È l'unico autentico nostro Salvatore.

Presenti nel mondo

E anche vero, però, che Gesù Cristo ha bisogno di noi come collaboratori nella sua opera, ha voluto avere bisogno di noi per rendere presente il suo amore per il mondo. Ha bisogno di me, che sono commerciante, o politico, o madre di famiglia, o lavoratore. La spiritualità dell'Apostolato della Preghiera non mi impedisce di essere buon commerciante, buon politico, buona madre di famiglia, o buon agricoltore.

È piuttosto vero il contrario. Se vivo nel Cristo e con Cristo, potrà dirsi di me ciò che dice di Lui l'evangelista Matteo: < Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi ... e vedendo le folle ne senti compassione, perché erano stanche* e sfinite, come pecore senza pastore» (Mt 9, 35s). Un vero cristiano non può essere insensibile davanti ai problemi del mondo. Quando leggo il giornale o sento le notizie, reagirò come lo farebbe Cristo, qui e adesso, con una visione di fede che sa essere attiva per la carità. Dove non posso arrivare con la mia azione posso sempre arrivare con la preghiera.

Ma l'Apostolato della Preghiera non si limita a farci pregare, esso è anche una potentissima leva per fare del bene agli uomini: ci fa infatti valorizzare l'impegno redentore e questo ci lancerà nell'azione. L'amore a Gesù Cristo ci farà sviluppare i nostri talenti, e ce li farà impegnare per creare una società più umana e più cristiana. Andremo impregnando le realtà temporali (la cultura, le leggi, l'economia, il lavoro, le istituzioni) dello spirito del Vangelo, nella misura delle nostre possibilità.

Come cristiani sappiamo che il secondo comandamento della carità è inseparabile dal primo; dice San Giovanni che Cristo «ha dato la sua vita per noi, quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1 Gv 3, 16); offrire la nostra fedeltà al suo amore ci porterà ad essere con i nostri fratelli come Cristo è stato con noi.

 

Attivi nella Chiesa per salvare il mondo

Approfondiamo da un altro angolo, per capire perché dobbiamo fare apostolato e in che consista questo apostolato. Consapevoli che il genere umano vive un periodo nuovo della sua storia ed è provato da profondi e rapidi mutamenti e gravi squilibri, memori che, per il Battesimo, Gesù Cristo ci ha resi capaci di partecipare alla sua missione sacerdotale, profetica e regale noi uniamo preghiera e azione apostolica con la Chiesa e nella Chiesa.

Come sacerdoti ci uniamo con Cristo nella sua supplica filiale e fidente al Padre pregando sempre e con fervore affinché il mondo sia trasformato secondo il disegno di Dio e giunga al suo compimento. Nell'obbedienza al comando di Cristo di pregare sempre senza stancarci, coltiveremo tutto ciò che alimenta in noi la preghiera nutrendoci ampiamente della Parola di Dio. Dalla meditazione della Sacra Scrittura saremo indotti «ad accogliere con gioia la volontà di Dio e, con il sostegno della grazia che scaturisce dall'Eucaristia, a tradurla nella vita quotidiana» (Giovanni Paolo Il, Lettera nel 150° anniversario di fondazione dell'Apostolato della Preghiera). Ma insieme la preghiera, ispirata alla Parola di Dio, ci porterà ad essere più compenetrati dei sentimenti del Cuore di Cristo, e a rinsaldare la comunione ecclesiale nella grazia che fluisce dal Cuore di Cristo.

Come profeti proclamiamo il Vangelo. Non solo i sacerdoti; ma tutti noi cristiani siamo araldi, propagatori di Gesù; portiamo il lieto annuncio che Gesù ci salva, e lo facciamo a volte con la parola (nella catechesi, nell'educazione religiosa dei figli in famiglia, con consigli da amici, con gli aiuti tra sposi), con scritti religiosi e sempre con le opere: la testimonianza della nostra vita e il nostro agire cristiano.

Come re, facciamo si che tutta la creazione riconosca Dio e accetti il suo Regno; serviamo gli altri per il bene; dominiamo il male e il peccato in noi stessi; andiamo guadagnando il mondo per Cristo, cristianizzando le strutture sociali.

In tre campi concreti dobbiamo combattere come fedeli soldati di Gesù Cristo: nella nostra vita personale, liberandoci dal peccato; nella moralità della vita sociale: migliorando le relazioni tra le classi sociali, fomentando la giustizia, la uguaglianza di opportunità, la pace vera, la moralità dei costumi, ecc.; e nel mondo fisico: mediante lo studio, l'arte, il lavoro, perché tutto sia diretto a confluire nella civiltà dell'amore che il Cuore di Cristo vuole stabilire nel mondo.

L'Apostolato della Preghiera non ci dice propriamente: tu devi fare questa forma o quell'altra di apostolato, ma: devi essere apostolo, come Gesù che è stato apostolo pregando e passando facendo del bene, ma soprattutto offrendosi per la salvezza di tutti.

Essere apostoli come Gesù, uniti a Lui, è qualcosa che è possibile, a tutti.

I nostri Statuti ci chiedono che diamo "testimonianza della vita, della carità, del lavoro e dell'attività apostolica" (art. 12). Dove questa testimonianza di tutta la vita deriva da vera fede, vera speranza e vera carità essa si trasforma nella condizione insostituibile di ogni attività apostolica. L'Apostolato della Preghiera viene a dire ad ognuno di noi: fà quello che fai, fa tutto quello che Dio ti chiede che tu faccia, però fallo come lo farebbe Cristo qui e adesso (con cuore redentore!) e per gli stessi motivi per i quali Egli lo farebbe. Impegnati totalmente "per la vita del mondo" promovendo in te stesso e negli altri la volontà di sentire con al Chiesa universale e di prendere parte alle sue sollecitudini.

 

Letture: Statuti: artt. 22-23.26; Come lievito, parte seconda, n. 6: Spirito di preghiera, pp. 72-80..

Mario Lessi, S.I. ‑.Manuel Iglesias S.I.

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

OTTOBRE 2003

OFFERTA DELLA GIORNATA

Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.

In particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa:

E dall'Episcopato italiano:

PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUO'

 

"Il Rosario ... non sostituisce la lectio divina, al contrario la suppone e la promuove. Ma sei i misteri considerati nel Rosario, anche con il completamento dei misteri della luce, si limitano alle linee fondamentali della vita di Cristo, da essi l'animo può facilmente spaziare sul resto del Vangelo..."

Giovanni Paolo II. Lett. sul Santo Rosario, n. 29

indice apostolato della preghiera