APOSTOLATO DELLA PREGHIERA    

LEZIONI SULL'ADP  

 

SETTEMBRE 2003    

IX. Devozione allo Spirito Santo e alla Vergine nell'Apostolato della Preghiera

Quando nelle Litanie del Cuore di Gesù la Chiesa ricorda il mistero della Incarnazione «Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria» ‑ dice qualcosa di molto importante nella nostra spiritualità perché ci offre un modo per avere un cuore pienamente sintonizzato con quello di Gesù. Lo Spirito Santo e la Vergine Maria hanno formato e compreso il cuore umano del Figlio di Dio.

Spirito Santo

 L’idea di salvare gli uomini mediante l'Incarnazione e la Redenzione nacque nel Cuore di Dio, nell'amore di Dio («Dio tanto amò il mondo ... »: Gv 3, 16). Orbene, lo Spirito Santo è l'Amore increato di Dio. Esso intervenne specialmente nell'Incarnazione («per opera dello Spirito Santo ... »; «lo Spirito Santo scenderà su di te ... »: La 1, 35). Nel momento dell'Incarnazione lo Spirito Santo santificò l'umanità di Gesù, stabilì in essa la sua sede, ispirò la sua missione redentrice e dopo il suo invio effonde nel cuore degli uomini l'amore che pervade il Cuore di Gesù. Gli diede «le ansie redentrici» alle quali ci uniamo nella nostra formula di offerta.

Attualmente, lo Spirito Santo continua nella Chiesa l'opera santificatrice di Gesù. Diciamo di Lui nel Credo che «dà la vita» perché ora in noi stimola la nostra santificazione ed attività apostolica, armonizza l'azione di tutti i membri del Corpo Mistico, governa, guida, sostiene la Chiesa. Lo Spirito Santo forma in ognuno di noi un cuore pieno di grandi desideri di salvare il mondo, cosa che è molto più difficile che far avanzare la promozione degli uomini o «migliorare la società». Insieme lo Spirito Santo muove il nostro cuore ad adorare le «imperscrutabili ricchezze » (Ef 3,8) di quel Cuore in cui leggiamo il progetto di amore di Dio e che ci si mostra come fonte di santità e di vita.

Lo Spirito Santo ci santifica e fa vivere di Sé, cioè ci fa partecipare della vita della Trinità, sentire ed agire in sintonia con Sé, per essere condotti da Lui come figli di Dio. t quindi come se fossimo «situati» nella vita intima del Dio Trinità, nel Cuore di Dio.

Per questo la lettera di approvazione dei nostri Statuti indica, come una delle cose gradite dal Papa Paolo VI nel testo degli Statuti, «un culto più intenso verso lo Spirito Santo il quale abita, come in un tempio, nella Chiesa e nel cuore dei fedeli». Permettiamo a questo divino ospi­te, a questo divino artista o «iconografo», come lo ha chiamato Giovanni Paolo 11, di modella­re il nostro cuore ad immagine di quello di Cristo. Questo significa «santificarci», renderci con il Cuore di Cristo partecipi alla sua opera redentrice.

Vergine Maria

 E la Vergine Maria? Sarebbe imperdonabile dimenticarla! I nostri Statuti ci chiedono di amar­la e di onorarla, di pregarla (giornalmente mediante il Rosario, o almeno una sua decade), e di imitarla nell'impegno totale all'opera redentrice che il Figlio suo sta portando a termine.

Ma questo non è forse proprio di ogni cristiano? Sì, perché quello che vuole l'Apostolato della Preghiera è che siamo veramente, cristiani. Però vi è un aspetto specifico dell'Apostolato della Preghiera, ed è il farci vedere la Vergine non solo come «modello» che si imita, ma an­che come formatrice del nostro cuore, come educatrice del nostro continuo atteggiamento di of­ferta.

Presso il suo Cuore purissimo lo Spirito Santo formò il Cuore del Redentore. A Maria toccò di prendersi cura della crescita armoniosa di quel Cuore che ci salva.

Maria, il frutto più splendido della Redenzione, la prima «consacrata» al Cuore di Gesù, la pura creatura che meglio ha chiesto e chiede che venga il suo Regno, è l'educatrice ideale del cristiano. Il suo tatto materno, quello che impiegò nell'insegnare a Gesù a pregare, a lavorare, a offrirsi, a perseverare nella croce fino alla fine, lo impiega anche per educare il nostro cuore. Come con Gesù, non ci educa per le comodità e la pigrizia spirituale; né per i facili risultati; ma per la disponibilità al volere del Padre, in modo che ogni mattina diciamo sul serio, come lo disse Maria: «Ecco l'ancella del Signore».

Questo influsso di Maria in noi è il motivo per cui la prendiamo come nostro cammino verso Gesù; così diciamo nella nostra offerta quotidiana: «per mezzo del Cuore immacolato di Maria ... ».

Sì, ognuno può accettare, mediante la Vergine, il proprio impegno cristiano: per mezzo del Cuore immacolato di Maria voglio che questo giorno che incomincio sia degno di Dio; voglio che tutto il mio vissuto quotidiano serva perché Gesù Cristo regni!

Letture: Statuti: artt. 19‑2 l; Come lievito, parte seconda, n. 4, Lo Spirito Santo, la Madonna, la Chiesa ecc., pp. 63‑66.

Mario Lessi, S.I. ‑.Manuel Iglesias S.I.

 

(Queste nuove Lezioni sull’Apostolato della Preghiera, unite insieme, sostituiscono le 12 Lezioni di Iglesias).

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

SETTEMBRE 2003

OFFERTA DELLA GIORNATA

Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.

In particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa:

E dall'Episcopato italiano:

PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUO'

"Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la corona.... A tale proposito, la prima cosa da notare è come la corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell'orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui, tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre".

Giovanni Paolo II. Lett. sul Santo Rosario, n. 36

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