| APOSTOLATO DELLA PREGHIERA |  | |||
| LEZIONI SULL'ADP | 
 | APRILE 2003 | ||
| 1. Un albero che va crescendo | ||||
| Ogni spiritualità, movimento, associazione ha bisogno di essere compresa alla luce della propria storia. In essa sono infatti racchiusi e l'inizio e le fasi di sviluppo. Talvolta l'inizio è molto piccolo e ridotto, ma resta sempre importante 'perché contiene un germe orientato al futuro. Anche ulteriori fasi di sviluppo hanno il loro interesse per una più esatta comprensione, perché non solo spiegano meglio l'attualità, ma anche perché fanno apparire quanto inizialmente forse era solo implicito. Questo arricchimento dell'Apostolato della Preghiera è stato un'evoluzione «dal di dentro»: non gli si è imposto nulla dal di fuori, ma invece, durante più di centocinquanta anni, questa realtà viva che è l'Apostolato della Preghiera è andata maturando grazie alla vitale esperienza della sua spiritualità fatta da molti cristiani; alla riflessione dottrinale dei teologi; a diversi documenti dei Papi; e alla vita stessa della Chiesa. Vediamo in rapida sintesi questo
      sviluppo, riassunto in quattro fasi.  Prima
      fase  La
      data di nascita dell'Apostolato della Preghiera risale a più di 150 anni
      fa'. Era il 2 dicembre 1844, vigilia della festa di san Francesco Saverio,
      missionario e patrono delle missioni. Ad un gruppo di giovani studenti
      gesuiti che sentivano come una limitazione dei loro ardenti desideri
      apostolici il dover impiegare lunghi anni nello studio, il p. Francesco
      Saverio Gautrelet tenne una predica. In essa mostrò loro che trasformando
      il desiderio in preghiera e unendola a quanto la Chiesa fa, in Cristo,
      essi divenivano già «missionari». A questa missionarietà concorreva
      anche l'offerta del loro, apparentemente arido, studio, perché offrire la
      propria vita unendola all'offerta di Cristo per la gloria del Padre e la
      salvezza degli uomini la rendeva tutta apostolica. L'idea fondamentale dell'Apostolato della Preghiera era così stata lanciata. Due anni dopo il p. Gautrelet pubblicò un piccolo libretto in cui descrisse anche lo spirito e le linee di una «Associazione di persone» unite nel pregare per le grandi intenzioni apostoliche della ,Chiesa. Molti religiosi e religiose si unirono in questo. impegno associativo. Seconda
      fase Uno
      degli studenti che aveva ascoltato la predica, Henri Ramière, divenuto
      sacerdote e professore, riprese le idee fondamentali dell'Apostolato della
      Preghiera e le approfondì Nel 1860 pubblicò un libro, più ampio, con il
      medesimo titolo, una riedizione ampliata di quello del p. Gautrelet. In
      quel libro espose il valore apostolico della preghiera e quello di una «Lega
      di cuori in unione al Cuore di Gesù». A
      lui l'Apostolato della Preghiera deve l'unione tra l'idea iniziale e la
      devozione al S. Cuore, rivisitata e presentata come una forma per ottenere
      il trionfo della Chiesa, in quel tempo molto ostacolata, e la salvezza
      delle anime. In una Chiesa, corpo mistico di Cristo, ogni fedele, doveva
      sentirsi corresponsabile delle finalità per le quali il Cristo Capo si è
      offerto, e permane nel suo stato di vittima, e per le quali ha inviato la
      sua Chiesa come strumento di salvezza per.tutti gli uomini. Con la
      fondazione di una rivista: «II Messaggero del Sacro Cuore», prima in
      francese, ma che ben presto venne tradotta in tante altre lingue,
      l'Apostolato della Preghiera, come spiritualità e come associazione
      cominciarono a diffondersi non solo tra religiosi e religiose, ma nelle
      diocesi e nelle parrocchie di Europa, Africa, Asia, 
      Americhe. L'idea
      di padre Ramière era questa: non solo la preghiera di petizione e lo
      studio offerto a Dio, ma ogni azione compiuta «in Cristo» - tutto quello
      che durante l'intera giornata fa e soffre un cristiano che vive in grazia
      - è vera collaborazione all'opera redentrice di Cristo, e all'estensione
      del suo Regno di amore a tutti gli uomini. Terza
      fase Dopo
      un riconoscimento da parte del vescovo di Toulouse (Francia) e
      l'approvazione, nel 1866, dei primi Statuti da parte del beato Pio IX
      l'Apostolato della Preghiera continuò a espandersi. Dal
      1877 le intenzioni di preghiera, fino ad allora scelte e commentate sulla
      rivista dal Direttore, cominciarono ad essere confermate e benedette dal
      Papa, che allora era Leone XIII. Fu questo Papa che consacrò nel 1899 il
      genere umano al S. Cuore portando a compimento un desiderio che il beato
      Pio IX aveva già da tempo nel cuore ma che nel 1875 aveva preferito non
      fare con solennità a causa della situazione del papato in Italia. Leone
      XIII approvò anche, nel 1896, dei nuovi Statuti, dove determinò che il
      Direttore dell'Apostolato della Preghiera fosse il p. Generale della
      Compagnia di Gesù. Con
      il diffondersi dell'Azione Cattolica, soprattutto in Italia, l'Apostolato
      della Preghiera, che in vari luoghi aveva assunto anche forme di azione
      apostolica esteriori, si concentrò sempre più sugli aspetti spirituali e
      interiori dell'apostolato dei laici. Nel
      1951 il Papa Pio XII approvò dei nuovi Statuti dell'Apostolato della
      Preghiera. In questa fase si realizzò una migliore comprensione del
      mistero del Cuore di Cristo (vero centro della redenzione, alla quale
      desideriamo collaborare con un cuore simile al suo); della dottrina del
      corpo mistico; di quella che viene chiamata «comunione dei Santi»; della
      partecipazione liturgica. Tutto questo contribuirà all'approfondimento
      della spiritualità dell'Apostolato della Preghiera.  Quarta
      fase  Con
      il Concilio Vaticano Il (1962‑1965),
      e con gli orientamenti di Paolo VI e di Giovanni Paolo 11, si è
      continuato ad approfondire sempre più il tesoro dottrinale di quella
      prima intuizione dell'anno 1844. Dopo
      il Concilio Vaticano Il si prepararono nuovi Statuti dell'Apostolato della
      Preghiera, che furono approvati da Paolo VI nel 1968.
      In essi si volle raccogliere la riflessione dottrinale di quel momento
      storico della Chiesa, specialmente per quanto riguarda i cosiddetti «munera
      Christi» (la nostra partecipazione al potere regale, sacerdotale e
      profetico di Cristo); la collaborazione attiva di Maria alla Redenzione;
      l'apostolato dei laici; la consacrazione delle realtà terrene, ecc.   Letture:
      Da 
      Come Lievito: Lettera di
      Giovanni Paolo Il a padre Peter-Hans Kolvenbach, Direttore generale della
      Pia Unione dell'Apostolato della Preghiera nel 150'
      di fondazione.    (Queste nuove Lezioni sull’Apostolato della Preghiera, unite insieme, sostituiscono le 12 Lezioni di Iglesias). 
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|  | APOSTOLATO DELLA PREGHIERA | ||
| GENNAIO 2003 | |||
OFFERTA
DELLA GIORNATA
 
Cuore
divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre
della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le
gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la
salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del
divin Padre.
 In
particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa:
Le
    comunità cristiane divengano sale della terra e luce del mondo.
Per le comunità cristiane della Cina.
 E
dall'Episcopato italiano:
Per il nuovo anno alla luce del volto di Cristo.
PER
ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUO'
pregare
    PER IL CLERO: Cuore di Gesù, fa' che
    l'Eucaristia diventi sempre più il centro della vita dei tuoi sacerdoti.
ricevere
    il 4 aprile, primo venerdì del mese, la Comunione in riparazione dei
    nostri peccati di omissione nell'essere sale della terra e luce del mondo
recitare per la Chiesa, ogni giorno, almeno una parte del ROSARIO meditando uno dei Misteri gaudiosi.
|  Una
      sola cosa è necessaria: che l’amore per l'umiltà sia alimentato da
      quello divino, abbandonandoci all'amorosa provvidenza, del Sacro e amabile
      Cuore di Gesù per lasciarci condurre e guidare da lui. Allora ci penserà
      lui a fornirci ciò che è necessario alla nostra santificazione; purché,
      beninteso, ci impegniamo ad assecondare i suoi disegni. (S. Margherita M. Alacoque, scritti spirituali) | 
AL
SACRO, CUORE DI GESU’
So
bene che per poter contemplare la tua gloria
bisogna
passare per il fuoco.
Per
il mio purgatorio ho scelto
il
tuo amore ardente, o Cuore del mio Dio!
Quando
la mia anima esiliata lascia questa vita,
vorrebbe
fare un atto di puro amore e poi,
prendendo
il volo verso il cielo, sua patria,
entrare per via diretta nel tuo Cuore.
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