APOSTOLATO DELLA PREGHIERA |
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LEZIONI SULL'ADP |
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GENNAIO 2003 |
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1. Un albero che va crescendo |
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Ogni spiritualità, movimento, associazione ha bisogno di essere compresa alla luce della propria storia. In essa sono infatti racchiusi e l'inizio e le fasi di sviluppo. Talvolta l'inizio è molto piccolo e ridotto, ma resta sempre importante 'perché contiene un germe orientato al futuro. Anche ulteriori fasi di sviluppo hanno il loro interesse per una più esatta comprensione, perché non solo spiegano meglio l'attualità, ma anche perché fanno apparire quanto inizialmente forse era solo implicito. Questo arricchimento dell'Apostolato della Preghiera è stato un'evoluzione «dal di dentro»: non gli si è imposto nulla dal di fuori, ma invece, durante più di centocinquanta anni, questa realtà viva che è l'Apostolato della Preghiera è andata maturando grazie alla vitale esperienza della sua spiritualità fatta da molti cristiani; alla riflessione dottrinale dei teologi; a diversi documenti dei Papi; e alla vita stessa della Chiesa. Vediamo in rapida sintesi questo
sviluppo, riassunto in quattro fasi. Prima
fase La
data di nascita dell'Apostolato della Preghiera risale a più di 150 anni
fa'. Era il 2 dicembre 1844, vigilia della festa di san Francesco Saverio,
missionario e patrono delle missioni. Ad un gruppo di giovani studenti
gesuiti che sentivano come una limitazione dei loro ardenti desideri
apostolici il dover impiegare lunghi anni nello studio, il p. Francesco
Saverio Gautrelet tenne una predica. In essa mostrò loro che trasformando
il desiderio in preghiera e unendola a quanto la Chiesa fa, in Cristo,
essi divenivano già «missionari». A questa missionarietà concorreva
anche l'offerta del loro, apparentemente arido, studio, perché offrire la
propria vita unendola all'offerta di Cristo per la gloria del Padre e la
salvezza degli uomini la rendeva tutta apostolica. L'idea fondamentale dell'Apostolato della Preghiera era così stata lanciata. Due anni dopo il p. Gautrelet pubblicò un piccolo libretto in cui descrisse anche lo spirito e le linee di una «Associazione di persone» unite nel pregare per le grandi intenzioni apostoliche della ,Chiesa. Molti religiosi e religiose si unirono in questo. impegno associativo. Seconda
fase Uno
degli studenti che aveva ascoltato la predica, Henri Ramière, divenuto
sacerdote e professore, riprese le idee fondamentali dell'Apostolato della
Preghiera e le approfondì Nel 1860 pubblicò un libro, più ampio, con il
medesimo titolo, una riedizione ampliata di quello del p. Gautrelet. In
quel libro espose il valore apostolico della preghiera e quello di una «Lega
di cuori in unione al Cuore di Gesù». A
lui l'Apostolato della Preghiera deve l'unione tra l'idea iniziale e la
devozione al S. Cuore, rivisitata e presentata come una forma per ottenere
il trionfo della Chiesa, in quel tempo molto ostacolata, e la salvezza
delle anime. In una Chiesa, corpo mistico di Cristo, ogni fedele, doveva
sentirsi corresponsabile delle finalità per le quali il Cristo Capo si è
offerto, e permane nel suo stato di vittima, e per le quali ha inviato la
sua Chiesa come strumento di salvezza per.tutti gli uomini. Con la
fondazione di una rivista: «II Messaggero del Sacro Cuore», prima in
francese, ma che ben presto venne tradotta in tante altre lingue,
l'Apostolato della Preghiera, come spiritualità e come associazione
cominciarono a diffondersi non solo tra religiosi e religiose, ma nelle
diocesi e nelle parrocchie di Europa, Africa, Asia,
Americhe. L'idea
di padre Ramière era questa: non solo la preghiera di petizione e lo
studio offerto a Dio, ma ogni azione compiuta «in Cristo» - tutto quello
che durante l'intera giornata fa e soffre un cristiano che vive in grazia
- è vera collaborazione all'opera redentrice di Cristo, e all'estensione
del suo Regno di amore a tutti gli uomini. Terza
fase Dopo
un riconoscimento da parte del vescovo di Toulouse (Francia) e
l'approvazione, nel 1866, dei primi Statuti da parte del beato Pio IX
l'Apostolato della Preghiera continuò a espandersi. Dal
1877 le intenzioni di preghiera, fino ad allora scelte e commentate sulla
rivista dal Direttore, cominciarono ad essere confermate e benedette dal
Papa, che allora era Leone XIII. Fu questo Papa che consacrò nel 1899 il
genere umano al S. Cuore portando a compimento un desiderio che il beato
Pio IX aveva già da tempo nel cuore ma che nel 1875 aveva preferito non
fare con solennità a causa della situazione del papato in Italia. Leone
XIII approvò anche, nel 1896, dei nuovi Statuti, dove determinò che il
Direttore dell'Apostolato della Preghiera fosse il p. Generale della
Compagnia di Gesù. Con
il diffondersi dell'Azione Cattolica, soprattutto in Italia, l'Apostolato
della Preghiera, che in vari luoghi aveva assunto anche forme di azione
apostolica esteriori, si concentrò sempre più sugli aspetti spirituali e
interiori dell'apostolato dei laici. Nel
1951 il Papa Pio XII approvò dei nuovi Statuti dell'Apostolato della
Preghiera. In questa fase si realizzò una migliore comprensione del
mistero del Cuore di Cristo (vero centro della redenzione, alla quale
desideriamo collaborare con un cuore simile al suo); della dottrina del
corpo mistico; di quella che viene chiamata «comunione dei Santi»; della
partecipazione liturgica. Tutto questo contribuirà all'approfondimento
della spiritualità dell'Apostolato della Preghiera. Quarta
fase Con
il Concilio Vaticano Il (1962‑1965),
e con gli orientamenti di Paolo VI e di Giovanni Paolo 11, si è
continuato ad approfondire sempre più il tesoro dottrinale di quella
prima intuizione dell'anno 1844. Dopo
il Concilio Vaticano Il si prepararono nuovi Statuti dell'Apostolato della
Preghiera, che furono approvati da Paolo VI nel 1968.
In essi si volle raccogliere la riflessione dottrinale di quel momento
storico della Chiesa, specialmente per quanto riguarda i cosiddetti «munera
Christi» (la nostra partecipazione al potere regale, sacerdotale e
profetico di Cristo); la collaborazione attiva di Maria alla Redenzione;
l'apostolato dei laici; la consacrazione delle realtà terrene, ecc. Letture:
Da
Come Lievito: Lettera di
Giovanni Paolo Il a padre Peter-Hans Kolvenbach, Direttore generale della
Pia Unione dell'Apostolato della Preghiera nel 150'
di fondazione. (Queste nuove Lezioni sull’Apostolato della Preghiera, unite insieme, sostituiscono le 12 Lezioni di Iglesias).
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APOSTOLATO DELLA PREGHIERA |
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GENNAIO 2003 |
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OFFERTA
DELLA GIORNATA
Cuore
divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre
della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le
gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la
salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del
divin Padre.
In
particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa:
Le
comunità cristiane divengano sale della terra e luce del mondo.
Per le comunità cristiane della Cina.
E
dall'Episcopato italiano:
Per il nuovo anno alla luce del volto di Cristo.
PER
ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUO'
pregare
PER IL CLERO: Cuore di Gesù, fa' che
l'Eucaristia diventi sempre più il centro della vita dei tuoi sacerdoti.
ricevere
il 3 gennaio, primo venerdì del mese, la Comunione in riparazione dei
nostri peccati di omissione nell'essere sale della terra e luce del mondo
recitare per la Chiesa, ogni giorno, almeno una parte del ROSARIO meditando uno dei Misteri gaudiosi.
Una
sola cosa è necessaria: che l’amore per l'umiltà sia alimentato da
quello divino, abbandonandoci all'amorosa provvidenza, del Sacro e amabile
Cuore di Gesù per lasciarci condurre e guidare da lui. Allora ci penserà
lui a fornirci ciò che è necessario alla nostra santificazione; purché,
beninteso, ci impegniamo ad assecondare i suoi disegni. (S. Margherita M. Alacoque, scritti spirituali) |
AL
SACRO, CUORE DI GESU’
Tu
mi hai esaudito, l’unico Amico che amo!
per
rapire il mio cuore sei diventato mortale.
Hai
versato il tuo sangue – che supremo mistero! – e
continui
a vivere della tua grazia
e
riposare sul tuo santo Cuore!
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