APOSTOLATO DELLA PREGHIERA    

LEZIONI SULL'ADP  

 

GIUGNO    

VI. Popolo di sacerdoti

Nel dramma della salvezza del mondo, che ora si sta svolgendo, siamo veri attori e non semplici spettatori. Nel nostro Battesimo Cristo ci ha resi partecipi della sua missione e così ci ha reso capaci di essere redentori del mondo con lui, uniti vitalmente con lui.

La missione salvatrice di Cristo è, in realtà, una sola; però i teologi, per maggiore chiarezza, la distinguono in tre aspetti, come tre campi di attività e tre modi di esercitare questa missione redentrice. Cristo re, sacerdote e profeta. Anche noi lo siamo uniti a lui.

Ufficio sacerdotale

Gli Statuti dell'Apostolato della Preghiera ci ricordano (art. 4) che «per mezzo del Battesimo tutti i fedeli partecipano dell'ufficio sacerdotale, regale e profetico di Cristo e sono deputati dal Signore all'attività apostolica, secondo la vocazione propria di ciascuno» (cf. AA 3).

L'Apostolato della Preghiera, senza farci dimenticare gli impegni derivanti da quel principio, valorizza specialmente il nostro potere sacerdotale e ci sprona in esso. Si tratta del sacerdozio in quanto battezzati, mediante il quale partecipiamo al sacerdozio di Gesù Cristo.

Egli è a dire il vero l'unico Sacerdote della nuova ed eterna Alleanza «al cospetto di Dio in nostro favore» (Eb 9,24), che nel cielo esercita il suo sacerdozio in permanenza «sempre vivo per intercedere» per noi (Eb 7,25), e sulla terra continua nella sua Chiesa, con essa e per mezzo di essa, l'opera della nostra Redenzione.

 Come siamo sacerdoti?

 Cristo è l'unico «mediatore tra Dio e gli uomini» (1Tim 2,5) il quale «con un' unica oblazione» (cf. Eb 10,14), cioè con l'unico sacrificio della sua croce, ci ha redenti. Ma perché l'opera della Redenzione porti i suoi frutti, come il sacrificio della croce è reso presente nel sacrificio eucaristico della Chiesa, così il sacerdozio di Cristo è reso presente nella Chiesa, che è una comunità sacerdotale.

A ciò siamo abilitati noi tutti cristiani, anche se alcuni per il sacramento dell'Ordine sono sacerdoti ministri di Gesù Cristo in un senso più proprio, con funzioni di servizio particolari da rendere a tutta la comunità sacerdotale. Ogni fedele esercita il proprio sacerdozio battesimale nello sviluppo della grazia battesimale, nella vita di fede, di speranza, di carità nella vita secondo lo Spirito, soprattutto nella partecipazione sacramentale all'Eucaristia, che è centro e culmine della vita cristiana.

Unione all'offerta di Cristo

Cristo ha voluto che la sua Chiesa, suo Corpo, partecipasse alla sua offerta.

Gesù Cristo non offre al Padre, nella sua vita mortale, né offre adesso nell'Eucaristia, vittime diverse da se stesso (alcuni animali, prodotti della terra, ecc.). Offrì sé da se stesso. E’ sacerdote e vittima allo stesso tempo. Con lui e in lui noi siamo capaci di offrire lui ‑ che è la vittima divina, unico sacrificio gradito pienamente a Dio Padre ‑ e di offrire noi stessi con ,lui (LG 11).

Quando il Cristo, come Capo, si offre, anche la Chiesa è offerta tutta intera, e il sacrificio di Cristo diviene il nostro sacrificio.

Così salviamo il mondo e in Cristo, mediante la Chiesa, possiamo offrirci a Dio per salvare gli uomini! E dobbiamo. Ce lo chiede Gesù, e ce lo ricorda San Paolo in alcune parole che dovremmo meditare frequentemente:

«Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale» (Rm 12, 1).

 La nostra vita, la nostra lode a Dio, la nostra sofferenza, la nostra preghiera, il nostro lavoro possiamo unirli a quelli di Cristo e alla sua offerta totale, affinché acquistino un valore nuovo.

 

Letture: Statuti, artt. 8‑14.

  

(Queste nuove Lezioni sull’Apostolato della Preghiera, unite insieme, sostituiscono le 12 Lezioni di Iglesias).

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

GIUGNO 2003

OFFERTA DELLA GIORNATA

Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.

In particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa:

E dall'Episcopato italiano:

 PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUO'

 Sia fedele e costante nel compiere il bene che conosce. Egli sa benissimo ciò che deve fare per diventare un grande santo. Spero tanto che, con l’aiuto della grazia e con la costanza, lo diventi sul serio.

A questo fine deve porre tutta la sua fiducia nel S. Cuore di Gesù, per far ricorso a Lui in ogni necessità e, dal momento che l’ha generata sulla croce, esporre a lui tutti i suoi guai, come fa un bambino con il proprio babbo. E proprio perché l’ha generata, il signore non l’abbandonerà mai, a meno che non lo lasci lei per prima, cosa che, ne sono sicura, lei non farà mai.

(S. Margherita M. Alacoque, scritti spirituali)

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