APOSTOLATO DELLA PREGHIERA    

LEZIONI SULL'ADP  

 

MAGGIO 2003    

V.  Gesù Cristo "ha bisogno" di collaboratori

Occupiamoci ora nello spiegare alcuni concetti della lezione precedente, per meglio comprendere che la vita di Cristo continua ad essere redentrice e che questa sua vita in noi, ci coinvolge nella sua opera.

La Redenzione non è terminata:

a) per quello che riguarda ognuno di noi: perché abbiamo bisogno di essere salvati. Ba­sta osservare il mondo. Basta un poco di esperienza personale o collettiva, per constatare come anche le migliori intenzioni di noi uomini di liberarci dal male morale, basandoci sulle nostre proprie forze, finiscono in sempre nuovi disastri. Vi è progresso materiale, tecnico, scientifico, culturale, ecc. dell'umanità, col succedersi dei secoli però tutto questo progresso non riesce a strappare dal cuore umano il male e la tendenza al male. Gli uomini continuano ad uccidere (con mezzi sempre più raffinati!), gli uomini continuano a dire menzogne, gli uomini continuano a commettere ingiustizie...

 b) da parte di Dio: perché non esiste alcun altro che possa salvarci; l'unico Salvatore, il Redentore insostituibile, è Gesù Cristo (cf. At 4, 12).

Quando una volta accusarono Gesù di lavorare in giorno di riposo, egli giustificò il suo modo di procedere dicendo: «Il Padre mio opera sempre e anch'io opero» (Gv 5, 17). Il Padre, e Gesù, non cessano di amarci, di volerci elevare alla dignità di figli di Dio, di desiderare il nostro bene totale. In altre parole: continuano a compiere l'opera della redenzione degli uomini.

 Gesù non è più ormai sulla terra, corporalmente visibile

Ora, nella sua glorificazione celeste, con il suo corpo risuscitato e glorioso, Gesù è Signore, con il pieno potere in, cielo e in terra per portare avanti, fino al suo termine, l'opera della nostra salvezza. Che fa il nostro Redentore?

‑ Intercede per noi (cf. At 7, 25 e Rm 8, 34);

‑ presenta al Padre il valore eterno dell'offerta che fece di se stesso sulla terra morendo per noi (quell'offerta si attualizza giornalmente nell'Eucaristia: cf. Lezione VII);

‑ ci comunica la sua grazia, ci purifica, nutre, irrobustisce, nei sacramenti;

‑ inoltre, mediante l'azione dello Spirito Santo, va creando in noi la coscienza di redenti che possono e debbono collaborare con lui a redimere gli altri, ci attrae a sé per conformarci negli stessi sentimenti del suo Cuore redentore; effonde nei nostri cuori la sua carità;

‑ governa la Chiesa, che è il mezzo e lo «strumento» di Dio per salvare il mondo (LG 9).

 Però... non vuole lavorare da solo

Gesù Cristo è Re. Ma è un Re di amore autentico e totale, e per questo non abdica né rinuncia al suo Regno, né vuole imporlo con la forza. E' Dio, però non vuole bastare a se stesso! Ci chiede, come se si trattasse di fargli un grande favore, di aiutarlo.

E’ lo stile di Dio: il Padre volle redimere gli uomini con gli atti umani di una persona divina (il Figlio). Cristo nello Spirito Santo vuole redimere gli uomini mediante altri atti umani, dedizione di volontà umane, e l'amore solidale dei nostri cuori umani al suo. Gesù Cristo vuole lasciarsi aiutare da noi.

Dai Vangeli sappiamo che il Padre chiese collaborazione a Maria per far nascere da lei il Redentore di tutti, suo Figlio fatto uomo. Gesù chiese ai servi di Cana di attingere acqua perché il miracolo avvenisse; ai portatori del paralitico, che lo calarono, attraverso il tetto, davanti a lui; al fanciullo che aveva alcuni pani e pesci perché consegnasse quello che aveva, per compiere il miracolo e dar da mangiare alla moltitudine.

Continua ad essere questo il suo stile. Gesù Cristo ci chiede di redimere il mondo insieme a lui. Redimere il mondo non è solo imitare Gesù, non significa che Egli faccia una parte del lavoro e noi l'altra parte; vuol dire, invece, realizzare ‑ lui e noi ‑ un'opera unica, la stessa opera.

Dio ha voluto così; e i meriti sovrabbondanti di Cristo ci renderanno capaci di questo. Siamo corredentori del mondo.

Letture: Da Come lievito, Discorso.di Giovanni Paolo 11, al Congresso mondiale dei Segretari Nazionali dell'Apostolato della Preghiera.

 

(Queste nuove Lezioni sull’Apostolato della Preghiera, unite insieme, sostituiscono le 12 Lezioni di Iglesias). 

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