APOSTOLATO DELLA PREGHIERA    

SPIRITUALITA' ADP

 

GENNAIO 2006   

SPIRITUALITÀ DEI LAICI, 1

Universale vocazione alla santità. La santità dei laici

Diletti figli e figlie.

Al saluto, che vi abbiamo ora rivolto, facciamo seguire una parola. Ma quale parola possiamo dire ai nostri visitatori di questo mercoledì, quando vediamo che la maggior parte di essi è costituita da alunni di scuole elementari? Perché noi avremmo delle cose molto belle da dire, ma cose molto grandi e molto alte. Sono le cose che il Concilio Ecumenico ci ha insegnate, e che ci sembrano degne d'essere particolarmente ricordate, perché riguardano tutti i figli della Chiesa, tutti i fedeli, e specialmente quelli che credono d'essere poco considerati nella Chiesa, i laici; e perciò poco obbligati ad ascoltarne la voce. Invece, come tutti saprete, ha riservato ai fedeli-laici - cioè quelli che non appartengono al clero o a qualche famiglia religiosa - messaggi meravigliosi, primo quello della dignità del laico, in quanto essere umano, e, ancor più, in quan­to cristiano, cittadino del regno di Dio, figlio adottivo di Dio, fratello di Cristo e vivente, per virtù dello Spirito Santo, come membro della Chiesa, corpo mistico di Cristo. Dignità; ma non è tutto. Il Concilio, cioè la voce della Chiesa, voce antica e nuova, aggiunge un altro messag­gio meraviglioso, anche questo per i laici: quello della santità.

 

La santità è proposta a tutti

Santità per i laici? è mai possibile? forse la santità sarà riservata per alcuni, per quei fedeli molto devoti, molto zelanti, molto buoni. No: la santità - state attenti! - è proposta a tutti! grandi e piccoli; uomini e donne; è proposta come possibile! anzi come doverosa! la santità, diciamo con gioia e con stupore, la santità per tutti!

Vediamo di farci un poco capire dai fanciulli che oggi abbiamo davanti. Siete stati battezzati; sì; e allora siete cristiani. Un cristiano deve essere un buon cristiano, o un cristiano cattivo? E certo: dev'essere un buon cristiano. Un buon cristiano: fino a quale età? fino a dieci an­ni? No, sempre. Anche quando diventa giovane? quando va soldato? quando va al lavoro? quan­do si sposa? Sì; è chiaro; un cristiano dev'essere sempre un buon cristiano. Può essere infedele? No. Si chiama «fedele»! Può essere mediocre, insignificante, vile? no; un cristiano dev' essere perfetto, sincero, forte, buono, veramente buono. Così deve essere. Altrimenti sarebbe co-me dire: un ragazzo dev'essere sano o malato? Sano, si sa. Debole o forte? Forte, si sa. Bravo o ignorante e buono a nulla? Bravo! Laborioso o fannullone? laborioso! Onesto o disonesto? onesto! Bugiardo o sincero? Sincero, è chiaro. Cioè la vita, sia quella naturale e sia quella religiosa, dev'essere piena e perfetta. E come si chiama la vita perfetta d'un cristiano; come si chia­ma? Si chiama santità! Ogni cristiano deve essere un vero cristiano, un perfetto cristiano, perciò ogni cristiano dev'essere santo!

 

Che cosa è la santità?

Ma allora, voi domanderete, che cosa è questa santità?

Figliuoli carissimi: la risposta è piuttosto difficile; ma voi forse la capite subito: occorrono

due cose per fare la santità: la grazia di Dio e la buona volontà. Avete voi queste due cose? sì? Allora siete santi!

 

Intendiamoci: la santità è unica: consiste nell'essere uniti a Dio, vitalmente, mediante la ca­rità; ma si realizza in tante forme diverse, e anche in tante misure diverse. È diversa la bontà, cioè la santità d'un bambino, dalla bontà d'una persona adulta; è diversa la bontà d'un uomo da quella di una donna; la bontà d'un soldato è diversa da quella, per così dire, d'un malato, o d'un vecchio! Ogni condizione di vita ha le sue virtù particolari. Ogni persona, possiamo dire, ha la sua propria maniera di realizzare la santità, a seconda delle proprie attitudini e dei propri doveri. Ma quello che dobbiamo ricordare è questo: ognuno di noi è chiamato ad essere santo, cioè essere veramente buono, veramente cristiano.

 

E difficile? sì e no. È difficile, se contiamo soltanto sulle nostre forze; è difficile, se ci la-sciamo impaurire dagli ostacoli che certamente incontriamo, dentro e fuori di noi; è difficile, se prendiamo di mala voglia la nostra vocazione cristiana: chi vuol essere cristiano a metà, sente doppiamente il peso degli impegni cristiani.

Ma chi è coraggioso e chi pone nel Signore la sua fiducia (cioè chi prega, chi ascolta la pa­rola del Signore e si conserva nella sua grazia) trova facile la santità, anzi la trova bella, la trova felice. Soltanto quelli che sono veramente buoni, santi, sono felici.

Dunque, figli carissimi, vi diremo: ascoltate la grande chiamata che la Chiesa del Concilio rivolge a tutti i fedeli: siete santi; dunque siate santi! Tutti, sempre! È facile! è bello! è doveroso! è degno di chi vuol essere vero uomo e vero cristiano! Così: con la nostra apostolica benedizione.

 

PAOLO VI, Catechesi del 16 marzo 1966

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
 

GENNAIO 2006

   

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

 

Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.

 

In particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa:

E dall'Episcopato italiano:

 

GENNAIO 2006

PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUÒ

 

 

Le intenzioni, dopo ogni formula per l'offerta quotidiana, possono essere enunciate o nella forma estesa o in quella abbreviata

 

INTENZIONI DEL SANTO PADRE

 

GENERALE: Due sono gli obiettivi che questa intenzione vuole raggiungere: la piena comunione dei cristiani e la pace fra tutti i popoli della terra. Essi si trovano in qualche modo collegati già per il fatto che siamo soliti cominciare ogni nuovo anno con una Giornata mondiale per la pace e che dal 18 al 25 gennaio si tiene in tuta la Chiesa e in tante Chiese e Comunità ecclesiali la Settimana di preghiere per l'unità dei cristia­ni. Ma unendo i due obiettivi il Santo Padre vuoi farci riflettere sull'esemplarità che può derivare dallo sfor­zo verso l'unità piena dei cristiani sulla riconciliazione e pace tra tutti i popoli: Se ci vedessero una cosa sola in Cristo la Chiesa si mostrerebbe molto di più come segno di unità elevato tra le Nazioni.

 

MISSIONARIA: Le migrazioni sono state un costante fenomeno umano. Individui o gruppi di esseri umani che non riescono a trovare risorse per vivere, si muovono dalla loro terra e nazione per cercare altrove i mezzi per vivere. Quelli che vengono indicati come migranti, sono sempre persone umane, create a imma­gine e somiglianza di Dio, come quelle dei Paesi dove arrivano, cariche di tutta la povertà che li accompagna e della gravità delle situazioni che hanno lasciato dietro di sé. Un cristiano, animato dalla virtù della ca­rità, dovrebbe mostrarsi accogliente verso di loro e non dovrebbe mettersi in ascolto degli egoismi di chi li guarda come una minaccia.

 

INTENZIONE DEI VESCOVI ITALIANI

Per il primo giorno dell'anno il Santo Padre è solito inviare un messaggio che illustra qualche aspetto dei problemi legati alla pace nel mondo. Ma l'atteggiamento pacifico deve cominciare nel cuore di ognuno di noi. I problemi degli altri Paesi forse sono più gravi dei nostri, ma noi credenti abbiamo il dovere di contri­buire a orientare la vita del nostro Paese sulle vie della pace. Quel messaggio non è mai solo per i popoli che sono in guerra, esso tende a creare e formare nei cristiani una vera mentalità di pace. Pochi lo conside­rano come rivolto a tutti. 

 

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

 

Dio, nostro Padre, io ti offro tutta la mia giornata. Ti offro le mie preghiere, i pensieri, le parole, le azioni e le sofferenze in unione con il Cuo­re del tuo Figlio Gesù Cristo che continua ad offrirsi a te nell'Eucaristia per la salvezza del mondo.

Lo Spirito Santo che ha guidato Gesù sia la mia guida e la mia forza oggi affinché io pos­sa essere testimone del tuo amore.

Con Maria, la madre del Signore e della Chiesa, prego specialmente per le intenzioni che il Santo Padre raccomanda alla preghiera di tutti i fedeli in questo mese:

 

e che i Vescovi italiani raccomandano:

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