APOSTOLATO DELLA PREGHIERA    

SPIRITUALITA' ADP

 

OTTOBRE 2006   

SPIRITUALITÀ DEI LAICI, 10

Cristo non ci domanda le nostre cose, vuole noi

 

Vita e sviluppo della Chiesa

 ... Il recente Concilio, vuole «rendere più intensa l'attività apostolica del Popolo di Dio» (AA 1), e attende anche dai laici, come membri vivi del Corpo mistico di Cristo, che è la Chiesa, il contributo d'una viva e personale collaborazione sia alla missione salvifica della Chiesa (cf. LG 33), sia all'instaurazione dell'ordine temporale secondo il disegno di Dio (cf. AA 5). Questa affermazione non è per se stessa una novità, perché scaturisce dalla natura stessa della vocazione cristiana; ma è stata messa. in tale evidenza dal Concilio, e intimata con tale autorità e ripetuta con tanta insistenza, da costituire per il cristiano cosciente una questione nuova, quella cioè dell'attività che ogni cristiano deve apportare alla vitalità e allo sviluppo della Chiesa.

 

A tutti si rivolge l'invito di san Paolo: « Non domando le vostre cose, domando voi stessi»

[...] LimitiamoCi a dire: la Chiesa vi pensa come cristiani veri, chiamati a quella forma di amore a Cristo e alla sua Chiesa, la quale si esplica nell'azione, o, come ora comunemente si dice, nell'apostolato. Siete disposti, siete disponibili a professare questa forma di amore? L'azione, l'apostolato? La prospettiva dell'azione, dell'apostolato spaventa molti. Chi mai si sente idoneo ad agire per il nome di Cristo? Quanti si mettono sulle difese, quando si chiede loro qualche offerta, qualche loro cosa; quale resistenza farebbero, se con la Chiesa Noi ripetessimo le parole di san Paolo: «Non domando le vostre cose, domando voi stessi»? (2 Cor 12,14).

E comprensibile. Ma fate attenzione. E ancora san Paolo che offre la soluzione alla nostra perplessità dinanzi alla vocazione all'apostolato, cioè alla funzionalità del cristiano inserito nella comunità ecclesiale, egli c'insegna la diversità, la pluralità delle forme, mediante le quali un cristiano può cooperare al bene generale della causa di Cristo, sempre insistendo sull'immagine del corpo, in cui molte sono le membra, differenti le singole loro funzioni, unico il bene del corpo, così variamente organizzato (1 Cor 12,12ss.). Il Concilio, parlando dei laici, raccoglie questo insegnamento, e per chiarezza didattica lo semplifica affermando che due sono i campi in cui può esercitarsi il loro apostolato multiforme, un campo interno nella Chiesa e un campo esterno (cf. AA 9-10). Questa elementare divisione è molto importante, perché toglie molte esitazioni e consente l'esplicazione delle varie attitudini, secondo il temperamento e la preparazione che ognuno pub offrire alla collaborazione apostolica.

 

Occorre adesione totale, sincera, operante, fidata

 E qui, fermando ora l'attenzione sulla collaborazione apostolica all'interno della Chiesa, dovremo osservare che questo campo è aperto a tutti, mentre l'altro campo, quello esteriore, non sempre a tutti è praticamente accessibile. Ciascuno infatti, d'ogni età e d'ogni condizione, pub e deve offrire il suo contributo d'amore attivo a Cristo e alla sua Chiesa, aderendo di sua volontà ad una, o a più delle tante forme d'attività che alimentano il fervore, la spiritualità, l'efficacia, la compagine organizzativa della comunità riunita autenticamente intorno al nome di Cristo, cioè della Chiesa.

Importante innanzi tutto è scoprire il carattere comunitario, organizzato, non solo ideale e spirituale, ma visibile, concreto, istituzionale (come ora si. dice) della Chiesa; e dare a questa Chie­sa sociale, che riflette e perpetua il mistero dell'Incarnazione, e che, umana qual è, non è senza i suoi limiti e i suoi difetti, la propria fedele e cordiale adesione. Questo è il primo apostolato. Chieda ciascuno a se stesso quale sia il grado di questa sua adesione: totale o parziale, sincero o ambiguo, amoroso o dispettoso, operante o inerte, stabile o intermittente, fidato o infido, eccetera. E chieda anche se egli abbia un concetto esatto di quella primigenia espressione della comunità cristiana, che è la Parrocchia, la sua Parrocchia; e se per questo organismo ecclesiastico, pri­ma fonte autorizzata e responsabile della Parola di Dio e della Grazia di Cristo, egli, da buon fedele, faccia qualche cosa, non foss'altro con l'affezione, la frequenza, l'aiuto.

 

La grande assemblea spirituale della Parrocchia

Questo è un secondo grado di apostolato, a cui nessuno è inabile, e a cui nessuno dovrebbe sottrarsi. Se noi riuscissimo a dare alla istituzione parrocchiale la sua pienezza di preghiera e di carità, di organizzazione e di solidarietà, di coscienza ecclesiale e di esercizio benefico e peda­gogico, noi avremmo già compiuto opera grande, moderna e ottima d'apostolato. E qui si vede come tutti possono collaborare; e, cosa meravigliosa, i più piccoli sono i primi a dare alla Parrocchia il suo profondo senso apostolico: i ragazzi che frequentano le scuole di catechismo, o d'altro, che vi hanno un oratorio – questa magnifica istituzione polivalente: pedagogica, ricreati-va, religiosa, sociale – o che s'inseriscono in apposite associazioni e rallegrano le feste della comunità, compiono opera anch'essi d'apostolato interno, di alta qualità e di grande merito.

PAOLO VI, Catechesi del 15 maggio 1968

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
 

OTTOBRE 2006

   

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

 

Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.

 

In particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa:

E dall'Episcopato italiano:

 

OTTOBRE 2006

PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUÒ

 

INTENZIONI DEL SANTO PADRE

 

GENERALE: Chiarezza, coerenza e coraggio nelle scelte di vita sono necessarie ad ogni uomo che vuole dare un senso alla propria esistenza. Tanto più lo è per un cristiano, chiamato a testimoniare con tutto se stesso la fede che ha ricevuto e che celebra nella liturgia. La fede ricevuta, dono in primo luogo di Dio ma anche dono trasmesso dalla famiglia e dall'ambiente che ci circonda, deve tuttavia maturare in noi per potersi concretamente manifestare nelle nostre scelte di vita. Questa maturazione avviene con la propria partecipazione costante, interiormente attiva, alla Messa domenicale e con la preghiera personale e comunitaria.

 

MISSIONARIA: La Giornata Missionaria Mondiale è una scadenza normale che ritorna sempre la penultima do­menica di Ottobre. È un'occasione per offrire un piccolo aiuto alle Missioni con la nostra offerta. Ma il suo scopo è più vasto. Deve farci riscoprire che solo con l'aiuto di tanti, spirituale e materiale, con la collaborazione di tutti, la Chiesa può portare a termine il compito ricevuto di annunciare il Vangelo fino ai confini della terra. Per questo dobbiamo ricordarci sempre che le Missioni contano sulla cooperazione e la preghiera di tutte le Chiese sparse nel mondo.

 

INTENZIONE DEI VESCOVI ITALIANI

In questo mese si tiene a Verona un Convegno della Chiesa che è in Italia. Il Convegno è stato preparato da tempo e le sue finalità, diversificate negli accenti, convergono sempre sul tema di base: rendere la Chiesa in Italia più rispondente alle attese di Dio per il nostro tempo, in modo che fede e speranza di tutti i cattolici italiani fruttifichino nella carità e contribuiscano a fare in modo che la nostra presenza nella odierna società sia chiara, coerente, coraggiosa testimonianza di Cristo, risorto, unica speranza del mondo.

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

 

Dio, nostro Padre, io ti offro tutta la mia giornata. Ti offro le mie preghiere, i pensieri, le parole, le azioni e le sofferenze in unione con il Cuore del tuo Figlio Gesù Cristo che continua ad offrirsi a te nell'Eucaristia per la salvezza del mondo.

Lo Spirito Santo che ha guidato Gesù sia la mia guida e la mia forza oggi affinché io possa essere testimone del tuo amore.

Con Maria, la madre del Signore e della Chiesa, prego specialmente per le intenzioni che il Santo Padre raccomanda alla preghiera di tutti i fedeli in questo mese:

E che i Vescovi italiani raccomandano:

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