APOSTOLATO DELLA PREGHIERA    

 

 

Luglio   2008  

 

Per conoscere l'AdP

 

1° Ven.

4

 
 
   

 

UN PROCESSO CRISTIANO DI GLOBALIZZAZIONE

 

Per quanto possa essere grande il carisma di un apostolo e il suo ascendente personale, l'apostolato della parola è sempre circoscritto nei limiti dello spazio e del tempo, e può raggiungere un numero limitato di persone.

L'apostolato della preghiera, invece, può attraversare tutti i confini e superare qualsiasi limite nello spazio e nel tempo. La sua azione e la sua efficacia si estendono da un estremo all'altro del mondo, possono espandersi nel passato e nel futuro, fino alla fine dei tempi. La preghiera non conosce limitazioni e può ar­rivare dovunque giunge la grazia divina.

C'è un legame essenziale tra l'efficacia della preghiera, come strumento apostolico, e il comandamento fondamentale di amare tutti gli uomini come se stesso e cooperare efficacemente con Dio per la sal­vezza di tutti.

 

Offerta della Giornata

• Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.

in particolare per le intenzioni del Papa e dei Vescovi

Intenzioni affidate all'AdP dal Papa:

(abbreviate per favorire la recita comune)

  • Per la crescita del servizio volon­tario alla Comunità cristiana.

  • Per la Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney.

E dall'Episcopato italiano:

  • Perché le persone impegnate nella politica ricerchino sempre il bene comune.

 

PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUÒ

  •  pregare PER IL CLERO dicendo: Cuore di Gesù, guida i Vescovi nella loro missione di maestri, liturghi, padri e pastori della loro Chiesa.

  • ricevere il 4 luglio, primo venerdì del mese, la Comunione in riparazione dei peccati di egoismo e di disinteresse per il prossimo.

  • recitare per la Chiesa, ogni giorno, almeno una decina del ROSARIO meditando uno dei Misteri gaudiosi.

MEDITA LA PAROLA DI DIO

 

Queste dunque le tre cose che rimangono:

la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! (1Cor 13,13)

  •  Cosa vuole dirti il Signore?

  • Cosa dici tu al Signore?

 

 

UNA MANIERA TRINITARIA DI FARE L'OFFERTA DELLA GIORNATA

 Dio, nostro Padre, io ti offro tutta la mia giornata. Ti offro le mie preghiere, i pensieri, le parole, le azioni, le gioie e le sofferenze in unione con il Cuore del tuo Figlio Gesù Cristo, che continua ad offrirsi a te nell'Eucaristia per la salvezza del mondo.

Lo Spirito Santo che ha guidato Gesù sia la mia guida e la mia forza oggi, affinché io possa essere testimone del tuo amore.

Con Maria, la madre del Signore e della Chiesa, prego specialmente per le intenzioni che il Santo Padre raccomanda alla preghiera di tutti i fedeli in questo mese:

Intenzioni affidate all'AdP dal Papa e dai nostri Vescovi:

(forma estesa)

Gen.   - Perché cresca il numero di coloro che, come volontari, prestano servizio alla Comunità cristiana con generosa e pronta disponibilità.

Miss. – Perché la Giornata Mondiale della Gioventù che si tiene a Sidney, in Australia, accenda nei giovani il fuoco dell'amore divino e li renda seminatori di speranza per una nuova umanità.

Vesc. – Perché gli uomini e le donne impegnati in politica, forma alta della carità, ricerchino sempre nelle loro scelte il bene comune, siano attenti alle persone più deboli e offrano un efficace sostegno alla famiglia.

 

UN TESTO

PER

MEDITARE

 

 PARTECIPI  DELLA MISSIONE DI CRISTO

 Per sacerdozio comune si intende il sacerdozio di tutti i battezzati. E col Battesimo che il cristiano diventa partecipe del sacerdozio di Cristo. Questo sacerdozio i cristia­ni lo attuano nell'ordine della vita e nell'ordine liturgico. Nell'ordine della vita, offrendo a Dio interamente se stessi, le proprie fatiche, il proprio lavoro, il proprio tempo, quali vittime spirituali appunto gradite a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Abbiamo qui una visione più completa del sacerdozio comune che abbraccia tutta l'esistenza. Nell'ordine liturgico, il cristiano partecipa attivamente alla celebrazione dell'Eucaristia che è il culto ufficiale della Chiesa. L'Eucaristia contiene e rinnova sacramentalmente il sacrificio unico di Gesù. La Messa è il sacrificio di Cristo, ma anche quello di tutti i cristiani, che offrono a Dio attraverso il ministro ordinato.

Partecipando alla missione di Cristo, i laici sono responsabili dell'annuncio del Vangelo in tutti i settori del mondo: «perché la forza del Vangelo risplenda nella vita quotidiana, familiare e sociale». «Cristo, il grande profeta, il quale con la testimonianza della vita e con la virtù della parola ha proclamato il regno del Padre, adempie il suo ufficio profetico fino alla manifestazione della gloria, non solo per mezzo della gerarchia, la quale insegna in nome e con la potestà di Lui, ma anche per mezzo dei laici, che perciò costituisce suoi testimoni e forma nel senso della fede e nella grazia della parola».

La partecipazione alla missione profetica di Gesù Cristo suppone ed esige una continua conversione e una lotta interiore ed esteriore contro le forze del male.

Al credente laico spetta il compito di annunciare e di testimoniare il Vangelo in ogni campo della vita secolare. Per questo bisogna conoscere i propri compiti per poi attuarli con coscienza e responsabilità.

La partecipazione alla missione regale di Cristo consiste, anzitutto, in una libertà spirituale. I laici sono capaci di abnegazione, da Gesù Cristo attingono la forza di vincere se stessi e con la santità della vita riescono a mettere fine alla dominazione del male. E necessario scoprire il posto centrale occupato da Cristo nella storia del mondo.

Il compito che incombe al cristianesimo nei confronti del mondo è affidato in primo luogo ai laici. La loro competenza specifica riguarda il campo delle attività profane. Con la loro attività professionale, arricchita dalla grazia di Dio, essi devono adoperarsi «perché i beni creati, secondo l'ordine del Creatore e la luce del suo Verbo, siano fatti progredire dal lavoro umano, dalla tecnica e dalla civile cultura per l'utilità di tutti assolutamente gli uomini, e siano tra loro più convenientemente distribuiti e, nella loro misura, portino al progresso universale nella libertà umana e cristiana». In qualunque settore, anche profano, il cristiano nelle sue azioni deve seguire i dettami della coscienza.

  

Dal libro di Luisa Campagnoli, Il sacerdozio comune dei battezzati, Ed. AdP, 2007.

 

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