APOSTOLATO DELLA PREGHIERA  

GIUGNO  2009

     

I° Ven.

5

  Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre. In particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa: (abbreviate per favorire la recita comune)
  • I Paesi più poveri siano sollevati dall'onere del debito estero.

  • Per le Chiese particolari operanti nelle regioni segnate dalla violenza.

     

E dall'Episcopato italiano:

  • Lo Spirito Santo ci renda coraggiosi testimoni di speranza.

PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUÒ

pregare PER IL CLERO dicendo: Cuore di Gesù, fa' che i tuoi sacerdoti approfondiscano ogni giorno il dono da te ricevuto.

  • ricevere il 5 giugno primo venerdì del mese, la Comunione in riparazione delle offese fatte al Sacramento dell'Eucaristia.

  • recitare per la Chiesa, ogni giorno, almeno una decina del ROSARIO meditando uno dei Misteri Gloriosi

MEDITA E VIVI UNA BEATITUDINE

   

Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia

Mt 5, 7

 
 
 
     

UNA PREGHIERA DI OFFERTA

Padre mio, io mi abbandono a te fa di me ciò che ti piace! Qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature. Non desidero niente altro, mio Dio. Rimetto la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore, perché ti amo. Ed è per me una esigenza d'amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani senza misura, con una confidenza infinita, poiché tu sei il Padre mio.

Charles de Foucault

Intenzioni affidate aIl'AdP dal Papa e dai nostri Vescovi:

(forma estesa)

Gen. – Perché l'attenzione internazionale verso i Paesi più poveri susciti un più concreto aiuto, in particolare per sollevarli dallo schiacciante onere del debito estero.

Miss. – Perché le Chiese particolari operanti nelle regioni segnate dalla violenza siano sostenute dall'amore e dalla vicinanza concreta di tutti i cattolici del mondo.

 Vesc. – Lo Spirito Santo ci renda coraggiosi di speranza, capaci di leggere i segni dei tempi e di impegnarci in progetti concreti di giustizia e promozione umana.

 

UN TESTO

PER

MEDITARE

 

IL CUORE DI CRISTO, CENTRO DI TUTTO

Ogni contemplazione del Cuore di Gesù si riferisce in primo luogo, al dramma pasquale e, come è già stato osservato, san Giovanni aveva messo volutamente in risalto la scena della Transfissione per presentarla come l'istante che delimita il prima e il dopo del mistero pasquale. Allora fu immolato l'Agnello redentore (Ap 5,6) al quale non venne spezzato alcun osso... ma un soldato gli apri il costato.

In un secondo senso, allo sguardo del cre­dente la ferita stessa del Costato si presenta come la piaga che sta nel centro. All'incredulo Tommaso il Cristo risorto ha permesso di mettere il dito nel segno dei chiodi e la mano nel suo Costato (Gv 20,27). La ferita del Costato veniva così ad indicare il centro della persona.

Perché il corpo umano non si riduce a un volume nello spazio; è un organismo vivente che possiede in sé un centro unificatore e al tempo stesso irradiante. Questo principio vitale, eminentemente personale, è simboleggiato proprio dal cuore. Chi è sensibile al senso biblico del cuore, non può fare a meno di considerarlo eminentemente espressivo del principio spirituale dell'uomo. E’ un collegamento che compare in un testo di Ezechiele: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi» (Ez 3626-27). E tale è anche la concezione di san Paolo: «Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori» (Ef 3,17). Parlare del Cuore di Cristo, significa dunque fare appello a ciò che in lui vi è di più personale e che richiede dal fedele una risposta personale.

Basterà ora completare la citazione paolina appena fatta per essere introdotti nella terza valenza simbolica del cuore: l'amore. Prosegue, infatti, san Paolo: «Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio» (Ef 3,17-19).

 Dal libro di Charles André Bernard S.I. Il Cuore di Cristo e i suoi simboli, Ed. AdP, 2008.

 

 

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