APOSTOLATO DELLA PREGHIERA  

MARZO   2009

     

I° Ven.

6

  Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.In particolare per le intenzioni affidate all'AdP dal Papa: (abbreviate per favorire la recita comune)
  • Il ruolo delle donne sia più apprezzato e valorizzato.

  • La Chiesa Cattolica sia segno e strumento di unità, di comunione e di pace.

     

E dall'Episcopato italiano:

  • Il cammino quaresimale ci insegni a non pretendere più del necessario.

PER ESTENDERE LA PROPRIA PREGHIERA APOSTOLICA SI PUÒ

pregare PER IL CLERO dicendo: Cuore di Gesù, fa' che i tuoi eletti siano irradiazione della tua presenza in mezzo agli uomini.

  • ricevere il 6 marzo, primo venerdì del mese, la Comunione in riparazione delle offese fatte al Sacramento dell'Eucaristia.

  • recitare per la Chiesa, ogni giorno, almeno una decina del ROSARIO meditando uno dei Misteri Dolorosi.

MEDITA E VIVI UNA BEATITUDINE

   

Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio

Mt 5,8

 
 
 
     

UNA PREGHIERA DI OFFERTA

Mio Dio, ti offro tutte le azioni che sto per fare in questo giorno, nelle intenzioni e per la gloria del Sacro Cuore di Gesù: voglio santificare i battiti del cuore, i pensieri e le opere più semplici, unendoli ai suoi meriti infiniti, e riparare le mie colpe gettandole nella fornace del suo amore misericordioso.

O Signore, ti domando per me e per coloro che mi sono cari la grazia di compiere perfettamente la tua santa volontà, di accettare per amore tuo le gioie e le pene di questa vita passeggera, alfine di essere un giorno riuniti nel cielo per tutta l'eternità. Così sia.

S. Teresa di Lisieux

Intenzioni affidate aIl'AdP dal Papa e dai nostri Vescovi:

(forma estesa)

Gen. Perché il ruolo della donna sia più apprezzato e valorizzato in ogni nazione del mondo.

Miss. – Perché i Vescovi, i presbiteri, le persone consacrate e i fedeli laici della Chiesa Cattolica nella Repubblica Popolare di Cina, alla luce della lettera loro indirizzata dal Papa Benedetto XVI, si impegnino ad essere segno e strumento di unità, di comunione e di pace.

Vesc. Il cammino quaresimale ci insegni a non pretendere più di quanto ci è necessario e ci renda attenti a coloro che mancano dell'essenziale.

 

UN TESTO

PER

MEDITARE

 

IL MECCANISMO PERVERSO DELLA GOLA

 La gola, come gli altri vizi, dimenticando il valore del limite smarrisce la condizione di creaturalità dell'uomo, la sua verità di fondo. Le conseguenze viziose della gola si notano in modo più appariscente di altri vizi, come si vede dai disturbi alimentari, dall'obesità, dalle malattie cardiovascolari, dalle dipendenze da cibo, che vengono trattate in terapia in modo analogo alle dipendenze da droga ed alcool. Alla fine la gola, come gli altri vizi, mostra la sua menzogna di fondo: è curioso ma il goloso diventa incapace di gustare ciò che mangia, oscillando tra la preoccupazione e il rimpianto. È la maledizione della gola, che si auto affligge senza trovare sollievo, la cucina è diventata la sua prigione e dissipa la propria vita tra la mensa e il gabinetto.

Nel meccanismo perverso della gola accade di non poter raggiungere mai ciò che si brama, pur sembrando facilmente a portata di mano: «Più desideriamo il cibo, più ansiosa e compulsiva rendiamo la nostra vita. Noi sacrifichiamo la serenità psicologica che ci verrebbe invece dalla moderazione e dalla semplicità». Questa inquietudine finisce per avvelenare le varie facoltà dell'uomo, come avevano ben riconosciuto i padri, classificando i danni della gola in almeno tre modalità differenti: «quelle che riguardano la mente, riconducibili a una sorta di torpore delle diverse facoltà che obnubila la percezione e rallenta le reazioni; quelle che toccano la funzione locutoria e che si articolano in un'ampia gamma di disordini della parola, dal parlare troppo al dire stupidaggini o oscenità; quelle infine che comportano uno sconvolgimento globale delle pulsioni del corpo e scivolano pericolosamente verso la lussuria». Di conseguenza, si può capire come la gola costituisca un ostacolo anche per la vita spirituale, dal momento che inverte i mezzi con il fine: «è impossibile vincere la battaglia spirituale, se prima non domiamo il nemico annidato dentro di noi, cioè I'appetito della gola». La brama avida del goloso poi ta a smarrire il senso del dono, e dunque del la benevolenza di Dio, che si mostra proprio nell'atto di alimentarsi. La benedizione con cui solitamente il credente fa precedere il pasto attesta che il prendere cibo, oltre al riconoscimento della generosa bontà di Dio è anche una forma di collaborazione alla Sua opera, una maniera concreta di aver conosciuto il Signore come fonte della vita. Il senso del ringraziamento è fondamentale per vivere con gioia il momento dei pasti.

   

Dal libro di Giovanni Cucci S.I.

   

Il fascino del male

   

Ed. AdP, 2008

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