APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

agosto 2002

ADORARE E' ...   

Adorare è lasciarsi amare da un Dio che ha rovesciato gli schemi del mondo, mettendosi in ginocchio, spalancando le sue braccia sul legno della croce, e poi mostrando le sue ferite sulle mani, sui piedi e nel suo costato, il giorno della pasqua.

 Per salvarci Gesù si è messo più in basso di noi. Ecco quello che vuole che impari da questa adorazione: che io sappia farmi come lui «servo per amore». Pietro non sopporta che Gesù diventi debole, che si metta dalla parte degli schiavi, di quelli che non hanno potere; e questo. è vero anche per me.

 Questo tempo di adorazione mi spaventa più per questo, che per ogni altra cosa. «Lavare i piedi» è accettare quella debolezza che è la forza dell'amore. Come Pietro anch'io faccio fatica ad accettare che stare in ginocchio davanti a Dio equivale a saper stare in ginocchio anche davanti a quell'umanità che egli ha assunto. Ma Dio e l'uomo si sono incontrati unicamente e definitivamente in Cristo, vero Dio e vero uomo.

 L'Eucaristia che adoriamo esprime la «lavanda dei piedi» che siamo chiamati a fare alzandoci da tavola col grembiule del servizio.

(da: Davanti al Signore, di L. Oropallo ed. AdP)

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