I LIBRI PROFETICI
ISAIA |
Questo
libro è piuttosto complesso. Possimo distinguere: oracoli contro
Gerusalemme e Giuda, oracoli contro le nazioni, promesse. In seguito al
libro sono state fatte delle aggiunte che non possono essere opera del
profeta per il quadro storico menzionato. La grandezza di questo libro sta
nel genio religioso del profeta che ha segnato profondamente la sua epoca
e fatto scuola per le epoche future. |
GEREMIA |
Nasce
da una famiglia sacerdotale. Vive il periodo tragico della rovina del
regno di Giuda e della caduta di Gerusalemme. Attraversa questa storia
predicendo la rovina, predicando e minacciando. Viene accusato di
disfattismo, perseguitato e incarcerato. Lui, profeta dall’animo
delicato è stato mandato a predire la sventura. La sua missione, fallita
mentre era in vita, viene riscattata dopo la morte. Per la sua dottrina
della nuova Alleanza è considerato il padre del giudaismo. |
LAMENTAZIONI |
Composte
in Palestina dopo la rovina di Gerusalemme del 587. Sono verosimilmente
opera di un solo autore che descrive in termini pungenti il lutto della
città e dei suoi abitanti |
BARUC
|
questo
libro sarebbe stato scritto da Baruc stesso, segretario di Geremia, a
Babilonia dopo la deportazione. Contiene una preghiera di confessione e
speranza, un problema sapienziale ed un brano profetico. |
EZECHIELE |
Si
presenta come un tutto ben ordinato. Dopo aver ricevuto la missione da
Dio, Ezechiele si rivolge al popolo in questi termini: rimproveri e
minacce contro gli Israeliti, oracoli contro le nazioni, promessa di un
avvenire migliore e statuto politico e religioso della comunità futura,
quando si ristabilirà in Palestina. |
DANIELE |
Il
libro si divide in due parti: racconti e visioni. E’ destinato a
sostenere la speranza dei giudei perseguitati da Antioco Epifane. Il
persecutore è dipinto con tratti nerissimi, ma quando la collera di Dio
sarà soddisfatta verrà il tempo della fine ed il persecutore sarà
spazzato via. L’apocalissa di S. Giovanni gli corrisponde nel Nuovo
Testamento. |
OSEA |
Originario
del regno del nord è contemporaneo di Amos, trasporta la sua esperienza
personale nell’esperienza del popolo di Dio che si comporta come una
moglie infedele tradendo il suo sposo, Jahve. Quest’ultimo che la ama
sempre, la castigherà, ma solo per riportarla a se. Dio quindi castiga
solo per salvare. |
GIOELE |
Un
flagello mandato da Jahve colpisce il popolo, ma Jahve promette il ritorno
dell’abbondanza; Viene poi descritta la vittoria definitiva di Jahve
sulle nazioni. |
AMOS |
Predica
intorno al 783-743, condanna in nome di Dio la vita corrotta delle città,
le ingiustizie sociali, le false sicurezze. La vendetta sarà terribile ed
esercitata da un popolo che Dio stesso chiama. Resta comunque aperto
un barlume di speranza. |
ABDIA |
Con
soli 21 versetti è il più corto dei libri profetici. Anche qui si
sviluppato il tema del castigo di Jahve |
GIONA |
Diverso
da tutti gli altri libri è solo un racconto. Un profeta disobbediente che
si vuole sottrarre alla sua missione si lamenta con Dio per il successo
inatteso della sua predicazione. Percorso da una vena di ironia, fa capire
che ciò che Dio vuole, in questo caso la conversione del profeta, si
realizza sempre pienamente. |
MICHEA |
Il
libro si divide in 4 parti: processo ad Israele, promesse a Sion, nuovo
processo a Israele, speranze. E’ scritto con un linguaggio concreto e
talvolta brutale, gusto delle immagini rapide e dei giochi di parole. |
NAUM |
Si
apre con un salmo sulla collera di Jahve contro i cattivi ma il soggetto
principale è la rovina di Ninive. La rovina di questa città, nemica di
Gerusalemme è un giudizio di Dio che punisce l’avversario ma la gioia
è di breve durata e la rovina della stessa Gerusalemme seguirà di poco
quella di Ninive. |
ABACUC |
Il
profeta dialoga con Dio e per la prima volta si permette di chiedergli
conto del governo del mondo. Perchè Dio punisce un cattivo con chi è più
cattivo di lui? La risposta è la seguente: Dio prepara la sua rivincita
per vie che possono apparire anche paradossali. |
SOFONIA |
Il
libro si divide in 4 sezioni: il giorno di Jahve, contro le nazioni,
contro Gerusalemme, le promesse. Il giorno di Jahve sarà una catastrofe
che raggiungerà tutte le nazioni. Il castigo è un avvertimento che
dovrebbe riportare il popolo all’obbedienza. |
AGGEO |
Le
sue affermazioni sono datate 520. I primi giudei sono rientrati da
Babilonia e sono molto scoraggiati. Il profeta cerca di risvegliare le
loro energie e li spinge a riprendere i lavori di ricostruzione del
tempio. |
ZACCARIA |
Il
libro riferisce 8 visioni datate 519. Anche lui si preoccupa della
ricostruzione del tempio, ma dedica più spazio alla ricostruzione morale
della nazione. La II parte è completamente diversa per la sua dottrina
messianica. |
MALACHIA |
Il
nome significa “il mio messaggero”. In questo libro troviamo due
grandi temi: le colpe culturali dei sacerdoti e dei fedeli, lo scandalo
dei matrimoni misti. Il giorno di Jahve divorerà i cattivi e assicurerà
il trionfo dei giusti. Annunzia la venuta dell’angelo dell’Allenaza
preparata da un misterioso inviato in cui Mt ha riconosciuto Giovanni
Battista. |
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