18
novembre 2001
Il
sabato
Fare
il deserto significa chiudersi in camera, restare soli in una chiesa deserta,
costruirsi in una soffitta o nel fondo di un corridoio, un piccolo oratorio dove
localizzare il rapporto personale con Dio, dove riprendere respiro ritrovare la
pace.
Fare
il deserto significa di tanto in tanto dedicare una giornata completa alla
preghiera, significa partire per una montagna solitaria, significa alzarsi soli
nella notte a pregare.
E
infine, fare il deserto non significa altro che ubbidire a Dio. Perché esiste
un comandamento che ci ordina l'interruzione del lavoro, il distacco dai nostri
impegni, l'inattività benefica della contemplazione.
Esso
dice: «Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Durante sei giorni
lavorerai e farai ogni tuo lavoro, ma il settimo giorno è il sabato in onore di
JHWH tuo Dio. Non farai alcun lavoro né tu né tuo figlio, né tua figlia, né
il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che
sta dentro la porta di casa tua. Poiché in sei giorni JHWH ha fatto il cielo,
la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, ma il settimo giorno Egli si è
riposato» (Es 20, 8-11).
Oh
non temete che ne abbia danno la comunità, dal vostro momentaneo isolamento.
Non temete che diminuisca il vostro amore per il prossimo aumentando l'amore
personale per Dio: anzi ne sarà avvantaggiato!
Ricordiamo qui una cosa importante e terribilmente vera: l'amore dei fratelli, la dedizione alla comunità umana dove dobbiamo incarnarci fino in fondo, la comprensione umile e vitale del povero e dei suoi problemi, sono cose impegnative e logoranti. Solo un amore forte e personale per Dio può validamente sostenerle e mantenerle nella freschezza e in una divina novità.