9
dicembre 2001
Un
silenzio immenso
El
Abiodh, che è la mia attuale residenza, è una piccolissima oasi posta sul
margine del grande mare di sabbia che si estende verso sud fino all'Africa
Equatoriale.
Conta
due villaggetti arabi fatti di terra impastata al sole dove vive una popolazione
asserragliata attorno a qualche pozzo e dedita alla pastorizia e alla
coltivazione di qualche campetto d'orzo. Accanto ai due villaggi sorge il
Noviziato dei Piccoli Fratelli di Gesù che padre de Foucauld sognò e di cui
scrisse la regola. La prima cosa che colpisce, giungendo a El Abiodh, è il
silenzio. Un silenzio immenso, totale, assorbente.
Certo
che è difficile trovare un luogo più adatto per meditare e adorare, e si
comprende subito come padre de Foucauld, che fu chiamato l'ultimo Padre del
deserto, attribuisse a queste località una potenza particolare per richiamare
le anime distratte e sensuali a Dio.
In
questo luogo diventa naturale l'invito del maestro dei novizi a spogliarti
totalmente di ciò che fino a ieri hai posseduto vestiti, valigie, scatoline,
piccoli intrugli, boccette, comodità nascoste - mentre ti si ripete: Non ti
interessare della tua vita e della tua salute più di un albero o di una foglia
che cade.