27
gennaio 2002
Tocca
a me
Quale
forza ne deriverebbe se tutti i cristiani ripetessero: “Sono io Chiesa”. E
ognuno portasse un valido contributo all'azione del vescovo dicendo: tocca a me.
Ora
incomincio.
Ora
cerco di farmi una comunità.
Non
voglio più essere solo.
Voglio
cercare con altri la mia strada.
Vivere
la mia vita.
Anche
fossimo in pochi, voglio iniziare.
Pregheremo
nelle case.
Leggeremo
la Bibbia assieme.
Faremo
l'Eucaristia come i primi cristiani.
Ci
aiuteremo.
Metteremo
in comunione il più possibile dei nostri beni.
Sarà
una vita illuminata dal Vangelo.
E
penso anche che il terribile ed angoscioso problema delle vocazioni sacerdotali
troverebbe in queste comunità il suo vero avvio.
Una
comunità di preghiera, una comunità-Chiesa che vive intensamente la fede
diventa automaticamente un vero seminario.
Là
dove si annuncia la Parola viene lo Spirito, e il compito dello Spirito è
quello di fare Chiesa e distribuire i carismi.
Sono
ben convinto che il carisma del sacerdozio si manifesterà d'ora innanzi in
queste comunità mature di fede e di preghiera. Perché temere?
Dio
è Dio, e non lascerà mancare alla sua Chiesa i pastori che le occorrono.