12 ottobre

Il modello unico

È forse bene dare uno sguardo all'insieme del mistero della salvezza e del come Dio vede l'uomo sulla terra, come lo ha pensato. La risposta è facile perché abbiamo sotto gli occhi, nel Vangelo, il prototipo dell'uomo, il modello unico, l'esempio diremmo clamoroso: Gesù.

Gesù è l'uomo per eccellenza, è l'uomo perfetto, l'uomo senza limitazioni, l'uomo che gode la compiacenza del Padre.

Ebbene, Gesù che poteva scegliere ‑ ed era l'unico a poterlo fare, essendo Dio ‑ incarnandosi sceglie quel tipo d'uomo che il Vangelo ci riporta, e di cui conosciamo la vita dalla culla al tramonto.

Ebbene, che scelta fece, che tipo d'uomo impersonò? Impersonò il tipo più comune che vive o è vissuto o vivrà sotto il cielo dei cinque continenti: l'uomo laborioso, l'uomo che vive del suo lavoro, l'uomo che si trova a marciare lontano dai due pericoli e dalle due bruttezze della miseria e della ricchezza, l'uomo che conosce il patire, la limitazione, e da questo patire e da questa limitazione impara a capire il valore del pane, dell'acqua, della casa.

L'uomo che trae la sua dignità dalla fatica e non dalla maschera ereditata dai parenti. L'uomo che rifugge dall'inganno e dalle cose non vere.

L'uomo che non inganna, che non cerca di sopraffare, che è discreto, umile, semplice.

Insomma, un uomo il cui il modello è dentro ciascuno di noi come Dio l'ha voluto; un modello che, se ci allontaniamo da esso, diventa l'insieme della nostra schiavitù e della nostra tristezza.

indice Carlo Carretto 2003