14 settembre
Esperienza di cammino
Piccolo è l'uomo che non ha sicurezze definitive e cerca nella realtà che lo circonda la sua continua realizzazione.
Povero è colui che non trasforma in idoli le cose che possiede e sente nel profondo che nulla riuscirà a saziarlo se non l'Assoluto.
Non c'è via di scampo perché il contrario di piccolezza è potere, e il contrario di povertà è ricchezza.
La Bibbia si impegna in tutto il suo lungo cammino a farci capire il significato di queste due parole così importanti nel rapporto con Dio.
Qualcuno potrà sorridere davanti a tanta semplificazione del tremendo problema della fede oggi e, d'altra parte, qualcuno può rimanere stupito della mia affermazione che la fede in Dio è data a tutti come dono iniziale, come la vita, il pane, il respiro.
Non pretendo di convincere: cerco di esporre con semplicità la mia esperienza con Dio.
Ognuno ha il suo cammino.
C'è chi vede Dio come Creatore.
C'è chi lo intuisce come l'Essere.
C'è chi lo definisce l'Architetto del mondo, il Motore Immobile.
C'è chi è arrivato a Lui attraverso la Bellezza, l'Estetica, il .Numero, la Logica, l'Infinito, e chi l'ha sentito come l'altro, il Trascendente.
Se io dovessi dirvi come sono giunto a Dio, al termine della mia esistenza terrena, vi direi: tutte le strade elencate mi hanno Mutato e le ho battute ora in un senso, ora in un altro.
Ma ciò che più mi ha aiutato, facendomi uscire dal dubbio tematico, è stata l'Esperienza di Dio.