23 maggio
Lo cercai
Ecco come fa.
Proprio quando tu hai deciso di essere sua, Lui scappa e ...lontano. Difatti:
“L'anima mia venne meno
perché se n'era andato.
Lo cercai ma non lo trovai;
lo chiamai ma non mi rispose.
I custodi m'incontrarono
mentre erano di ronda per la città,
mi percossero, mi ferirono;
portarono via il mio velo
i custodi delle mura.
Oh, figlie di Gerusalemme,
vi scongiuro,
se trovate il mio diletto,
ditegli
che piagata sono d'amore” (Ct 5, 6‑8).
Per molto tempo durante la mia vita mi chiedevo come mai Dio ha un così strano modo di agire.
Perché tace così lungamente?
Se io busso, perché non mi ha aperto?
Questo ed altro ho pensato anch'io quando ero novizio alla sua scuola. Ma poi, camminando pazientemente, non lasciandomi impressionare dalle prime difficoltà, resistendo alla sua porta con la volontà di chi fa lo sciopero della fame, soprattutto credendo al Vangelo come cosa vera e inesorabile, ho incominciato a vedere come stavano le cose, a scoprire il modo di fare di Dio, a distinguere il suo passo felpato.
Non mi sono più stupito che mi trattasse come la sposa del Cantíco dei Cantici e che scappasse quando io aprivo la porta.
Toccava a Lui aprirla, non a me, sempre pieno di fretta.
Il peccato è la fretta di Adamo, e la mia lussuria di possesso è più forte dell'amore vero per Lui.