9 maggio
La maestra
C'e una creatura che non ha gridato davanti al mistero, non ha scambiato per fantasma l'angelo Gabriele ma è rimasta dolcemente serena davanti al divino: è Maria di Nazareth.
Maria superò la prova della fede.
Le acque della sua vita erano altrettanto amare di quelle di Pietro, il mare non era certo calmo dinanzi alla proposta della maternità divina, il mistero di Generare il Cristo era ben più grande di una passeggiata sull'acqua, eppure Maria non dubitò e marciò verso Gesù.
«Beata te Maria che hai creduto»! (Lc 1, 45).
Come sento Maria maestra della mia fede!
Come resto incantato davanti a tanta serenità e tanto coraggio!
Avrei chiesto mille spiegazioni e avrei tremato davanti all'idea di passare come peccatore davanti alla mia comunità.
Non dimentichiamolo: Maria accettò il ruolo di ragazza madre per velare il mistero della paternità divina.
«Beata te Maria che hai creduto», le canteranno i secoli.
Maria cammina sulle acque della contraddizione e non scambia Gesù con un fantasma come facciamo noi pieni di paura.
Quanto è grande la fede!
Che superamento della nostra debolezza è la speranza!
Che novità sperimentale è la carità che realizza Dio in noi!
E con la fede ci sentiamo invincibili.
Con la fede la paura è superata.
Con la fede l'acqua diventa sentiero su cui camminare in piedi.