7 novembre
La scuola di Dio
Il viaggio è lungo e si chiama esodo.
E’ l'esodo è il cammino che fa l'uomo per imparare nell'esperienza i gusti di Dio.
E’ la scuola di Dio, è l'apprendistato al Regno, è la maturazione del figlio a divenire come il Padre.
Tutta la vita è un esodo.
E’ molto più lungo del tempo trascorso sotto il sole e su questa terra... molto più lungo.
L'esodo, per l'uomo, comprende spazi molto più vasti.
Sulla terra l'uomo ha appena il tempo di nascere, come un chicco di grano che fa spuntare di un centimetro il germe. Poi viene la morte fisica che interrompe l'esperienza terrena, ma il germe continua la sua strada, come per il grano, che deve crescere alto un metro. Poi la spiga, che, per me, è la pienezza del Regno, il raccolto da mettere nel granaio, come dice il Vangelo.
Ma non sapete voi, che per entrare nel granaio del Padre, ci occorre la maturità di Gesù?
Per entrare a mensa con Lui, è necessario avere gli stessi suoi desideri.
Lui che, pur essendo Dio, non reputò umiliante divenire simile agli uomini. E, divenuto uomo, si annientò e si fece schiavo accettando di morire come schiavo sulla croce? (cf. Fil2, 6-8).
E volete entrare nel Regno col pensiero rivolto con cupidigia ai soldi che son rimasti nei vostri cassetti, col libretto degli assegni sotto i vostri occhi, col puzzo del vostro tabacco nei vestiti, o la bustina della droga in tasca?
O peggio, con nel cuore l'odio per il vostro padrone di casa o l'antipatia per vostro marito?
No sorelle, no fratelli, convincetevi: l'esodo comincia quando ricevete il battesimo, che normalmente è di acqua, e termina quando sarete battezzati col vostro sangue: ma tutto, tutto, tutto.