3 aprile
Dov'è il cielo
Il cielo è il luogo «celato», che significa nascosto, dove vive il mio Creatore e dove vivo io creato, dove c'è Lui che è Padre e ci sono io suo figlio, dove c'è Lui che è sorgente e io l'assetato, dove c'è Lui creatività e ispirazione e io capacità di divenire creatività e ispirazione. Cielo è ovunque perché Dio è ovunque, e si chiama cielo perché è mistero nascosto ed è giusto che sia così per il rispetto della mia immaturità in divenire, capacità di socchiudere gli occhi, cammino verso la pienezza del Tutto, scoperta progressiva della Persona di Dio. E perché questo avvenga, la luce ha bisogno di tenebra, la vita deve toccare la non vita, l'amore gratuito deve scoprire la realtà dell'egoismo, la verità deve farsi strada nella menzogna e la virtù deve battersi col peccato.
Sl, è vero, il positivo di Dio lo scopro nel suo negativo che sono io, che è l'universo, e so che per fare una bella fotografia occorrono entrambi.
Questa è l'esperienza di Dio.
Dio si fa uomo perché l'uomo divenga Dio, la tristezza diventi gioia, il Nulla diventi il Tutto.
E l'incontro.
E lo stare insieme.
E la generazione.
E la maturazione del figlio vicino al Padre.
E il Regno dell'amore.
E l'Eterno.
E il paradiso.
Quando ero bimbo cercavo Dio puntando gli occhi nella luce che veniva dall'alto.
Quando ero giovane lo cercavo nei fratelli che mi circondavano.
Quando fui uomo lo cercai camminando sulle piste del deserto.
Ora, che sono al termine, mi basta chiudere gli occhi e lo trovo in me.