30 ottobre

Segni dei tempi

Non solo il Cristo Figlio di Dio, l'Onnipotente, non volle cambiare le cose, ma nemmeno domandò che fossero cambiate.

Lui poteva chiedere al Padre di togliere la morte dalla vita dell'uomo, eliminare la fame dalla terra, distruggere i prepotenti, far trionfare la giustizia.

Non lo chiese.

Che io sappia chiese una cosa sola: « Padre, sia fatta la tua volontà» (Mt 6, 10).

Il reale Lui lo vide come volontà del Padre in atto, le cose che passano come un discorso che deve essere letto, gli avvenimenti come segni dei tempi che annunciavano il Regno e ne preparavano la venuta.

Davanti alle cose vere invitò l'uomo a fermarsi e a chiederne il perché.

Davanti al dolore a cercare di capire il motivo della sua presenza.

Ed è allora che l'affamato parlerà dell'egoismo del ricco e della sua ingordigia.

I paesi poveri denunceranno con la loro presenza l'intollerabile prepotenza dei paesi ricchi, e le prigioni piene di torturati diverranno la condanna visibile di chi è abbarbicato al potere.

Il morente mi avvertirà che la terra non è la mia patria, e le conseguenze dei miei errori la giustezza e la necessità dell'espiazione.

Nulla può sfuggire alla molteplicità di questo reale in cui sono immerso e che mi aiuta a nascere ad una vita nuova.

Ma com'è difficile "vederci" nei segni dei tempi, e come siamo abili noi cristiani a scambiare la ricchezza materiale in beatitudine, e la beatitudine della povertà e della persecuzione in oggetto da schiacciare o da maledire.

indice Carlo Carretto 2005