2 luglio

Padre mio

Altro è fare una stella, altro è fare un figlio.

Altro è fare un fiore, altro è fare un figlio.

Altro è fare una libellula, altro è fare un figlio.

Dio mi ha fatto prima come un frammento di stella e mi ha dato la vita, poi mi ha disegnato come un fiore e mi ha dato la forma, poi ancora mi ha infuso la coscienza e mi ha fatto amore.

Io credo all'evoluzione nella creatività di Dio e mi piace pensare che Dio prese materiali dalle rocce per fare il mio corpo e disegni dai fiori per mettere assieme le mie cellule nervose.

Ma quando pensò alla mia coscienza cercò il modello dentro di sé, nella sua vita trinitaria, e mi fece a sua immagine e somiglianza: comunicazione, libertà, vita eterna.

Tutto ciò significa fare un figlio, perché il figlio è vita della stessa vita del Padre, è comunicazione per comunicare col Padre.

Ci sono molti disegni nel cosmo visibile e nel cielo invisibile, ma tutti sono espressione di un unico disegno da parte di Dio: fare di me un figlio. Un figlio che abbia la stessa vita sua e sia eterno, la stessa libertà e sia felice, la stessa comunicabilità e sia come lui Amore.

indice Carlo Carretto 2006