12 marzo

Il primato

Con la rivelazione di Gesù crocifisso nasce la Chiesa come  società di coloro che credono in Lui e che, ricreati ai suo Spirito, diventano capaci di realizzare il disegno di Dio, che è quello di vincere il male con il bene.

Nasce così il martirio col suo primato indiscusso.

Il primato del martirio diventa un assoluto non solo per Gesù, ma per ciascuno di noi. Questa realtà dovremmo fissarla bene in testa, dacché tutte le prospettive sono cambiate, dacché l'esigenza dell'amore è diventata esigenza nostra.

Non basterà più dire: «C'è uno che ha pagato per tutti»; è troppo facile.

Per dei mercanti calcolatori come siamo noi, non basterà più addossare al sangue di Gesù tutto il peso della nostra malvagità.

No! Non basterà più.

Bisognerà completare in noi, come dice Paolo (cf. Col 1, 24), ciò che manca alla passione di Cristo. Gesù ha inaugurato il vero martirio: i suoi intimi, dietro a Lui, ameranno il martirio.

Il primato del martirio sarà all'apice della scala dei valori.

Incomincerà col dirti: «Oggi, il tuo martirio, sarà il distacco dalle tue ricchezze e tu dovrai staccarti se vorrai essere felice, dacché le ricchezze ti annoieranno, specie vedendo il tuo fratello che ha fame».

Domani ti dirà: «Non essere idolatrata. Butta in aria i tuoi idoli: solo Dio è il tuo Dio».

E tu lo dovrai fare per saziare la sete di libertà che l'amore ti ha donato.

Non c'è limite in questo cammino di purificazione, che ti scava sempre di più nel profondo, per raggiungere la radice del tuo egoismo, del tuo orgoglio, delle tue pazzie.

indice Carlo Carretto 2006