26 marzo

Tutto è possibile

Il silenzio di Nazareth!

In trent'anni nessuno seppe chi era Gesù! Questo si chiama mantenere il segreto. «Deus absconditus» (Is 45, 15). Come sulla croce, come nell'Eucaristia.

La primizia di ogni creatura è il Verbo Incarnato. Gesù, il Figlio di Dio, è salito al Cielo portando con sé la sua divinità e la sua umanità.

E un fatto completamente nuovo nella storia di Dio.

Il Figlio dell'Uomo è glorificato. Anche in noi c'è questa fondamentale richiesta: la gloria. E Lui ce la concederà se saremo fedeli al Figlio suo. Dopo di Lui, dopo Maria anche noi saremo glorificati, pacificati, ricreati risuscitati.

Qual dono immenso! Quale risposta all'esigenza della nostra natura umana creata da Dio già con questo immenso destino!

Nazareth. Qual è la lezione che ci dà Dio nel mistero di Nazareth? Vediamo il fatto in sé. Il Verbo Incarnato per trent'anni anni vive la vita più comune che dir si possa. Nulla da Lui è fatto per variare gli eventi o cambiare una situazione.

Che significa ciò?

Significa che ogni atto della vita umana contiene in sé la possibilità di una perfezione totale. Se Dio fatto uomo ha potuto esprimere attraverso la sua vita comune la perfezione assoluta della Sua interiorità, ciò significa che ogni atto umano, il più significante, il più abitudinario contiene in sé la disponibilità per una totale offerta a Dio. La cosa è molto importante per noi abituati a pensare che solo i fatti eccezionali valgono, a noi orgogliosi e tesi sempre verso lo straordinario nella vita.

indice Carlo Carretto 2006