15 ottobre

Non di questo mondo

Il «Regno di Dio» è l'espressione con cui Gesù definisce la realtà umano-divina in cui verranno a trovarsi gli uomini dopo il compimento, della Risurrezione e la venuta dello Spirito Santo sulla terra. E la vita del Corpo Mistico, è la dinamica della Chiesa, è la realtà del cristianesimo nella sua vita integrale. Gli uomini, appartenenti a tribù, nazioni, regni umani, col battesimo vengono inseriti in una realtà nuova umano-divina chiamata il Regno di Dio.

E veramente il Regno che Gesù indicava a Pilato quando lo interrogava: «II mio Regno non è di questo mondo» (Gv 18, 36), pur avendo detto altrove: «Il Regno di Dio è dentro di voi» (Lc 17, 21). E quindi un regno che non appartiene alla terra, non ha confini terreni, ma ha la sua realtà anche sulla terra, e precisamente nelle anime degli uomini, ha le sue conquiste, conosce le sconfitte, le dilatazioni, le contrazioni: è un Regno insomma.

E naturale che il Re di questo Regno sia Dio e che la sua capitale sia in quel luogo celato, da noi detto «cielo». I cittadini sono i beati, gli angeli, le anime del purgatorio e, sulla terra, i cristiani. E naturale che la parte più turbolenta del Regno sia sulla terra ma è anche la parte ove si fanno le (più belle) conquiste e si scrivono le più belle pagine della sua storia. Le beatitudini (Mt 5,3-10) sono la legislazione del Regno nella sua stesura terrestre.

indice Carlo Carretto 2006