29 ottobre

I soldi ci hanno fatto del male

Ero sul treno e stavo pregando su un testo di Ezechiele. Davanti a me c'era una donna con lo scialle nero delle con­tadine del sud. Era interessata a me, lo si vedeva.

Fissava la Bibbia che avevo tra le mani con evidente curiosità. Visto che ci teneva a parlare, ruppi io il silenzio e la trovai subito in sintonia con me, dacché aveva capito che io stavo pregando. Mi raccontò la sua storia.

«Sono calabrese, con la mia famiglia vivevo in un paese povero povero.

Un giorno mio figlio mi disse: "Mamma, io vado a Milano a lavorare". Vai, gli risposi, e lui partì. Trovò facilmente lavoro e si stabilì come poté a Milano.

Dopo un po' di tempo scrisse a suo padre, mio marito: "Papà vieni anche tu. Tu sei muratore, troverai anche tu un lavoro". E anche mio marito partì.

Meno d'un anno dopo scrisse alle mie figlie dicendo loro: "Perché non venite anche voi? facciamo famiglia qui". E anche le mie figlie partirono.

Partii anch'io e diventammo tutti milanesi. Ora...». A questo punto la donna scoppiò a piangere.

Asciugandosi le lacrime, tra i singhiozzi che continuavano a venire, mi disse: «Ora siamo tanto tristi. Mai avevo visto tanti soldi in casa mia, quattro stipendi! Siamo tanto tristi.

Siamo diventati ricchi e ci siamo distrutti.

Sì, siamo tanto tristi. Non ci vogliamo più bene. Siamo sem­pre arrabbiati, inquieti. Non sappiamo più cantare!

Quando eravamo in paese eravamo poveri, ma felici, contenti. Quando c'erano le feste sapevamo divertirci.

Ora è sempre festa e non riusciamo più ad essere contenti. I soldi ci hanno fatto del male. Com'era meglio prima!». Questa testimonianza è autentico vangelo, annunciato da una povera che ci vede giusto. 

indice Carlo Carretto 2006