10 settembre

Prova

Vado da mia zia che ha una botteguccia: «Zia, voglio aiutarti a portare le ceste in negozio; ti pulisco la cantina, poi ti faccio le compere. Vuoi?».

«Si voglio ma... ».

«No, non preoccuparti, ho bisogno di stancarmi; ho bisogno di sentirmi utile a qualcosa. Se vuoi, dopo mi darai un pezzo di pane».

«Ho deciso di essere povero, di vivere da povero come il Cristo».

«Ma tu sei matto!».

«Sì, zia, sono matto e voglio vivere da matto per salvarmi, perché la gente saggia mi distrugge».

Dopo la zia, che mi ha tenuto una settimana e con cui ho migliorato il rapporto d'amicizia, sono andato fuori città. Non ero più solo, e con altri del mio stampo mi sono messo a ripulire una zona dall'immondizia, seppellendo le carcasse e bruciando carta e plastica.

La gente era incuriosita nel vedere dei matti lavorare con quell'entusiasmo.

Dopo qualche giorno, una mattina ci avvicinò un contadino che ci chiese di dargli una mano. Era solo con la vecchia madre, ucciso dal troppo lavoro e dalla solitudine.

Abbiamo lavorato senza chiedergli nulla. Era stupito. Ci caricò di roba, e la vecchia mamma ci preparò un pranzo che da tempo non gustavamo.

Prova per un anno a lavorare senza chiedere nulla, a forgiarti come uomo generoso, che cerca di essere disponibile a tutto, e vedrai. Troverai tutto e, soprattutto, la soluzione dei tuoi problemi. Ti sei salvato perché hai avuto fede e speranza. Ti sei salvato perché hai messo in moto l'amore, e Dio è l'amore.

indice Carlo Carretto 2006