17 settembre
La passione di Dio
La chiave del mistero è l'amore. Dio mi ama come figlio. È molto difficile sfuggire a questo amore. Forse lo stesso dolore mi spiega la portata di questa «passione» che Dio ha per me, e che mi racconta nella parabola del figliol prodigo, la più bella parabola del Vangelo, che ciascheduno di noi vive, identificandosi normalmente nel figlio più giovane.
La nostra fuga è la prova che non crediamo a Dio, che non crediamo alla vita, alla luce, all' amore.
Il Padre, che è l'amore, sa che l'amore non si può imporre e ci lascia fuggire.
Alla vita preferiamo la non vita, alla verità la menzogna, all'amore l'odio e l'egoismo.
E ne facciamo esperienza. E ciò che è terribile nella parabola è che se avessimo trovato ciò che cercavamo, a casa non saremmo più tornati.
Per fortuna le cose non erano come avremmo desiderato, e al posto del pane troviamo ghiande, al posto di godimento, carestia.
Anche gli amici non sono amici lontani da Dio e gli aiuti non sono aiuti.
C'è da stupirsi di tutto questo?
C'è da restare sorpresi se tutto si mette contro?
Direi che le stesse cose sono più intelligenti di noi e cercano di aiutarci mettendosi contro di noi.
Guai se non facessero così e ci dessero gusto mentre noi ci stiamo rovinando definitivamente.