24 settembre

Il primo passo

Ci saranno dei momenti in cui, per quanti sforzi tu faccia, sentirai difficoltà insormontabili ad amare tuo fratello.

E questo, a causa del suo peccato, della sua malvagità, della sua superficialità.

Ricordati allora che è soprannaturale saper amare quando si vede sul volto del fratello il male, la menzogna, la sciatteria; e noi invece siamo terribilmente immersi nell'umano.

E allora che devi «fare come se» tu lo amassi con lo stesso amore di Gesù in croce.

Non si tratta di muovere i tuoi sentimenti, non ci riuscirai.

I sentimenti seguono, non precedono le verità razionali o soprannaturali.

Sarebbe impossibile imporre un amore di sentimento a un cuore esacerbato dal dolore per un'offesa ricevuta, o peggio.

Ma si possono sempre porre dei fatti che giochino sulla volontà e la preghiera.

Mi spiego:

Tu sei stato offeso da un tuo parente, almeno così pensi. C'è un'incomprensione di fondo tra di voi. Tu pensi di aver ragione. Non ne discuto; credo che tu abbia ragione, credo che le cose che ti ha detto te le ha dette per egoismo, per difendere la sua comodità, forse per farti del male. Non ne discuto. Ma proprio perché hai ragione, ti dico: tocca a te vincerti, tocca a te fare il primo passo, tocca a te porgere il tuo perdono nell'intimo del tuo cuore.

Chi non ama si sente superiore a tutti.

Chi ama si sente uguale a tutti.

Chi ama molto si fa inferiore a tutti.

Nella morte chi non ama.

Nella vita chi ama.

Nella santità chi ama molto.

indice Carlo Carretto 2006