26 agosto
La preghiera di Gesù
Il Rosario è una preghiera della maturità spirituale.
Se un giovane non ama recitare il Rosario, se dice di annoiarsi, non insistete. Per lui è meglio la lettura di un testo scritturale o una preghiera più intellettuale. Ma se incontrate un bimbo in una campagna deserta, o un vecchio sereno, o una donna semplice che vi dice di amare il Rosario, senza capire il perché, rallegratevi e gioite, perché in quei cuori c'è lo Spirito Santo che prega. Il Rosario è una preghiera incomprensibile per l'uomo di «buon senso», come è cosa incomprensibile ripetere a un Dio, che non si vede, mille volte al giorno: «Ti amo»; ma è una preghiera comprensibilissima per i puri di cuore, per chi è stabilito «nel Regno»; per chi vive le Beatitudini.
Gli orientali, anime altamente contemplative, hanno sviluppato una preghiera litanica simile al nostro Rosario e la chiamano la «preghiera di Gesù».
Si tratta di ripetere, ripetere lentamente e con l'anima disposta alla pace, il famoso «Kyrie eleison»: «Signore, abbi pietà di me», sono un uomo peccatore.
E giungono, in questa preghiera litanica, ad una ginnastica spirituale che piace alla loro mentalità, cadenzandola col respiro e addirittura col battito del cuore.
Se ho difficoltà a meditare le cose di Dio, se non riesco più a fissarmi su questo o su quel mistero della vita di Gesù, su questa o su quella verità, ma... ho sete di restare solo e in silenzio ai piedi di Dio, immobile, senza pensiero, ma in un atto d'amore, significa..., significa una grande cosa; è uno dei più bei segreti della vita spirituale.