29 luglio

Tu

Come c'è la mamma ed il bimbo, così c'è Dio e l'uomo. Anche se sovente può apparire una cosa sola tanto sono uniti, in realtà sono due.

Presto o tardi l'uno dice all'altro: Tu.

La scoperta del «tu», dell'«altro» si fa nella fede.

E nella fede che si fa l'esperienza della persona divina che ci genera e che pur non vedendo ancora, cominciamo a chiamare: «Papà.»

Ma è una storia lunga.

Qualcuno per anni ed anni continua a guardare, pensare, senza dire nulla.

Poi improvvisamente, non si sa come, nel silenzio della notte o su una strada bianca illuminata dal sole incomincia a dire: «Papà».

E sorride.

Tutto è qui.

Il riuscire a dire «papà» con verità ed amore significa che si è passato il capo della vera generazione divina.

Ma a quelli che l'hanno accolto ha dato il potere di divenire figli di Dio.

«Perché non da sangue, né da carne ma da Dio sono nati» (cf. Gv 1, 12-13).

Quel giorno è un gran giorno ed io penso che presto o tardi verrà per tutti, non perché siamo più o meno bravi ma perché è Lui che a forza di farci le boccacce finisce per riuscire a farci dire «papà», e anche perché è la sua volontà amorosa che ci investe continuamente e ci sollecita con forza.

«In Lui siamo, ci muoviamo, respiriamo» (cf. At 17, 28).

indice Carlo Carretto 2007