14 ottobre

Il desiderio dei poveri

C'è un fatto che non è un fatto, e che ha diritto di cittadi­nanza nel Regno dei Cieli: è il «desiderio dei poveri».

Ed è vasto come l'oceano.

Ed è bello come la luce.

Ed è caldo come il fuoco.

Il «desiderio dei poveri» è la tensione dolorosa dell'uomo verso un sogno più grande di lui.

Questo capita quando Dio abita l'uomo e gli trasmette Il suo calore.

La maggior parte degli uomini su questa terra non riesce a realizzarsi nell'azione.

Chi per debolezza, chi per povertà, chi per ignoranza, cascano sul sentiero del fare. Sconfitto, umiliato, disoccupato non gli resta che piangere.

Ma dopo il pianto, dopo la sofferenza, se riesce a capire chi è Dio e cosa vuol fare di lui e della sua povertà, scopre il segreto più grande della vita e del Regno: in Dio non conta fare o non fare, riuscire o non riuscire, conta amare.

E se il mio amore non si è realizzato nell'azione, si realizza oggi nel mio desiderio di povero.

E se il mio amore non si è realizzato nel matrimonio, si rea-lizza nel sogno che avevo di esso.

Non c'è limite al desiderio.

Il Regno di Dio è il risultato di un immenso desiderio nato nel cuore dei poveri e trasferito nel cuore squarciato del Povero per eccellenza: il Cristo.

indice Carlo Carretto 2007