13
gennaio 2008
Qualcosa
di nuovo si fa strada
Passato
è passato e non torna.
Anche
se sono stati necessari duemila anni perché il Vangelo incominciasse a entrare
nelle dure cervici di uomini fattisi cristiani ma rimasti alla circoncisione,
qualcosa si fa strada.
Il
Concilio è stata una data unica nella trasformazione del mondo moderno ed ha
spazzato via tutto il di più che appesantiva la Chiesa.
E
lo poteva fare perché, dopo tanto soffrire, il Vangelo era penetrato nelle sue
vene fino in fondo.
Leggete
attentamente e vi accorgerete della differenza tra il Vecchio ed il Nuovo.
La
violenza di Mosè, che è il Vecchio Testamento, non ha più niente a vedere con
la non violenza di Gesù che ha instaurato il Nuovo.
La
politica dell'antico stato teocratico, vissuta anche da noi nel Medioevo dove
fede e cultura, fede e politica erano una cosa sola, è stata definitivamente
superata dal Vangelo maturato specie in questi ultimi tempi. Il giuridismo degli
antichi è oscurato dalla carità che sta conquistando i cuori.
I
razzismi inconfessati delle caste sono stati polverizzati dal senso
dell'uguaglianza annunciata e realizzata nella costruzione del Regno.
Ed
anche per la donna c'è del nuovo, leggete bene.
Aprite
gli occhi ai segni dei tempi e vi accorgerete del pericolo di farvi superare
dalla realtà che da tempo bussa alle porte.
E come vorrei dire oggi alle donne: “Andate!”, mettendo in questo invito tutta la forza dello spirito e tutta l'ansia per le immense necessità del mondo che ha sete di Vangelo.