6 luglio
Il dono della «casa»
Padre mio.
Ecco il sunto di tutta la rivelazione, la parola che compendia tutta la Bibbia, ecco il contenuto della «buona novella», ecco la fine di tutte le paure.
Dio è mio padre nel senso vero, profondo, autentico, vitale.
Dio è mio padre e mi guarda. Dio è mio padre e mi ama.
Dio è mio padre e mi vuole con Lui per sempre.
Se Dio è mio padre non ho più timore delle tenebre perché Lui abita anche le tenebre e le trae alla luce al tempo opportuno (cf. Sal 139).
Se Dio è mio padre sono in comunicazione con Lui, posso parlare con Lui, ascoltarlo e dirgli «Padre mio e Dio mio».
La cosa è davvero straordinaria ed è la fonte di tutti i doni possibili.
Ho con Lui il dono della vita.
Ho con Lui il dono della verità.
Ho con Lui il dono dell'Amore.
Soprattutto ho con Lui il dono della «casa».
Tutta la mia esperienza su questa terra mi ha maturato all'idea della «casa».
Avere una casa, vivere in una casa.
Siamo fatti per andare in una casa dove ci sia un padre e dove ci siano dei fratelli e dove nessuno sia escluso.
Siamo fatti per una casa che ci dia il senso della stabilità, della continuità, del riposo.
Sì, siamo fatti per una casa dove Dio è padre e dove tutti gli uomini sono fratelli.