17 maggio
Senza vedere
Cos'hai provato Maria quando la Maddalena ti ha detto di aver visto Gesù nel giardino?
E quando Pietro e Giovanni vennero a te, correndo, per raccontarti come avevano visto la tomba vuota?
Cos'è capitato in quel giorno?
Cosa significa credere che Cristo è risorto dai morti? E tu l'hai rivisto in quei giorni?
Perché il Vangelo non parla di te?
Ed eri la più interessata.
Perché non è apparso a te?
Quanto mi ha fatto pensare questo silenzio del Vangelo!
O che Gesù voleva accennare a te quando disse a Tommaso:
«Beati quelli che pur non avendo visto crederanno» (Gv 20, 29)? Forse tu eri l'unica che non aveva bisogno di vedere per credere?
Ed eri beata.
Io penso di sì.
Ed è per questo che sei la nostra maestra nella fede e la lode di Elisabetta fin da principio fu la più grande lode che ti si poteva fare. «Beata te che hai creduto».
Tu non avevi bisogno di vedere per credere.
Tu credevi al tuo figlio risorto e ti bastava.
Credere alla risurrezione di Gesù significa credere senza vedere.
E anche io voglio credere senza vedere: come te.
L'unica cosa seria è la fede.
Ed è per fede che io credo alla risurrezione di Cristo.
E quando credo sono invincibile: «Questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede» (1 Gv 5, 4).