12 dicembre
Basta
Non perdere più tempo a chiederti se Dio esiste.
Ci pensa il Reale a dirtelo in tutti i modi. Tutto l'esistere te lo ripete.
E se tu non lo vedi, vuoi proprio dire che sei cieco, e se non lo senti, significa che sei sordo.
Non sforzarti più, è un lavoro inutile.
Cerca di toccarlo, e lo puoi toccare nell'amore.
Ama, e tutto diventa logico, facile, vero.
Lo puoi toccare direttamente nella notte della contemplazione, quando Lui si svela nella tua passività amorosa.
Lo puoi toccare, indirettamente, servendo le creature in un servizio autentico e gratuito.
Mi ama.
Il problema di Dio è un problema di comunicazione. E la comunicazione si chiama Spirito Santo.
Dio lo scopriamo come incontro, ma dentro, non fuori di noi.
Dentro, non fuori di Lui.
Difatti Gesù dirà, al colmo della sua gioia per l'incontro col Padre: «Tu in me e io in te... una cosa sola» (cf. Gv 17, 21.22).
E darà anche a noi la stessa possibilità, promettendoci lo Spirito. E dirà, per convincerci, una verità che è forse la più grande esperienza di Lui che noi possiamo vivere: «In quel giorno non mi chiederete più nulla» (Gv 16, 23).
Non avrei mai pensato che esistesse nella vita un simile momento. Un momento così luminoso da non aver più la voglia di fare delle domande. «In quel giorno non mi chiederete più nulla». Non c'è n'è più bisogno.
In quell'istante tutto è così chiaro che dici solo: basta! Tutto è così gioioso che gli dici solo: grazie!