17 ottobre
Fare la volontà del Padre
«Il regno dei cieli è simile ad un Re che fece le nozze del figlio» (cf, Mt 22).
E fondamentale questa parabola, perché è il mistico racconto della storia di Dio con l'uomo nel seno di Maria. La natura divina si unisce alla natura umana e si costituisce una realtà, vero «mistero nascosto nei secoli», che è la più alta di tutto il cristianesimo.
L'uomo diviene cittadino di questo Regno in un modo che non ha riscontro in nessuna realtà umana; diventa partecipe della natura di Dio: «Non è stato detto: siete tutti dei?» (cf. Sal 82, 6-7).
L'uomo entrando nel Regno viene divinizzato, d'ora innanzi sarà della stessa famiglia di Dio, «consanguineo di Cristo». Gesù antepose la ricerca di questo Regno a tutti i beni, stabilendo la nuova gerarchia dell'uomo libero: «Cercate innanzitutto il Regno di Dio e la sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato in più» (Le 12, 31); e ne stabilì il possesso per coloro che non a parole ma a fatti lo cercavano: «Non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio» (Mt 7, 21).
Infine indicò il metodo di tale conquista: «In verità vi dico, se non vi convertirete e non diventerete come bambini non entrerete...» (Mt 18, 3), e lo lasciò aperto a tutte le età dell'uomo. «Il Regno dei cieli è simile a un padre di famiglia, il quale sul far del giorno uscì ad assoldare operai per la sua vigna... Uscito verso l'ora terza...» (cf. Mt 20, 1ss).
Che dire poi del desiderio di Gesù di stabilire tale Regno, tanto che lo pose nella preghiera da lui stesso preparata: «Venga il Tuo Regno»?