6 marzo
Nascosto
Il tuo silenzio, Dio, è così grande e la tua attesa così radicale che i meno avvertiti corrono il rischio di scambiarlo con la morte: la morte di Dio.
Ma non è così, ed io lo so.
Tu proponi, tu fai silenzio, tu attendi per non violentarci. Tu vuoi che siamo noi a venirti incontro, tu ci vuoi liberi. Perché è proprio alla libertà che vuoi educarci.
L'unico pericolo, ai nostri occhi, che Dio corre è di essere prepotente. E tu questo rischio lo vuoi correre.
Anzi!
Tu crei e nascondi così bene il tuo potere creativo che dai alle cose create l'impressione che si sono fatte da sole.
Tu chiami il tuo popolo a salvezza, tu gli fai attraversare il deserto, lo nutri con la manna, lo disseti con l'acqua della roccia, abbatti il muro di Gerico, gli fai conquistare la terra promessa e quando tutto è fatto, proprio il tuo popolo ha la persuasione che non c'era bisogno di te e ciò che è stato fatto, è stato fatto con la propria abilità e potenza, non con la tua.
E ne è così convinto che ti abbandona alla prima occasione e va a ,cercare un qualunque altro idolo da adorare.
E che tu sei estremamente astuto e nessuno è capace più di te di nascondersi.
Il tuo servo Isaia amava dire di te: «Il Dio nascosto» (Is 45, 15). Tu ti nascondi nella creazione.
Ti nascondi nella storia.
Ti nascondi nell'Incarnazione.
Ti nascondi nell'Eucaristia.
Ti nascondi dentro di noi.
E vuoi che ti scopriamo... così... da soli.
Se lo crediamo opportuno.
Se ne sentiamo il bisogno.
In genere è il bisogno che ci spinge a cercarti.
Il bisogno di assoluto, di eterno, di luce, di libertà, di amore