27 novembre

Canto di lode della sua presenza

Quando prego e Dio mi fa sentire la sua assenza; quando cerco la sua presenza ed Egli mi concede soltanto oscurità, ma io resisto; sapete che risposta c'è?

La novità! Su questa terra tutto mi annoia eccetto la novità di Dio.

Dio è sempre novità, egli è la novità eterna.

Sembra lontano dalla tua preghiera e tu rimani nell'aridità, nell'oscurità, per tutta la notte mentre lo cerchi come la sposa lo sposo nel Cantico dei Cantici.

Ma finalmente gioisci del profumo di Lui, di cui è rimasto impregnato il tuo vestito.

Ecco la vera contemplazione.

Mi sento immerso in Dio come una goccia nell'oceano, co­me una stella nell'oscurità della notte, come un'allodola nel sole d'estate, come un pesce nell'acqua del mare.

I limiti stessi della mia libertà condizionata toccano continuamente l'Essere suo che mi avvolge amorosamente; e il mio bi­sogno di espansione e la mia sete di realizzazione sono nutriti, minuto per minuto, dalla sua Presenza vitale.

Nulla posso fare senza di Lui, nulla vedo se non attraverso di Lui.

Dio è il mare in cui nuoto, l'atmosfera in cui respiro, il reale in cui mi trovo.

Non riesco più a trovare una qualsiasi cosa, anche infinitesi­male, che di Lui non mi parli, che non sia un po' la sua immagine, un suo scritto, un suo richiamo, un suo sorriso, un suo rim­provero, una sua parola.

«I cieli narrano la gloria di Dio

e l'opera delle sue mani annuncia il firmamento» (Sal 19, 2).

indice Carlo Carretto 2011