2 settembre

Casa e paradiso

L'uomo su questa terra cerca una casa... la Casa.

E la cerca come quel luogo dove si vive, si respira, si ama, ci si riposa.

Chi ha avuto una casa falsa, vuota d'amore, inquieta: una casa dove si urla, si odia, per tutta la vita cercherà il contrario di ciò che ha conosciuto, e resterà fino alla fine un malato, un feri­to.

Quanti traumi in chi non è stato amato!

Quante angosce in chi non ha avuto casa!

Il concetto di casa e di paradiso si identificano e nessun uomo riuscirà a liberarsi da questo subcosciente della sua esi­stenza, perché tanto la casa quanto il paradiso sono il richiamo al primo comandamento posto da Dio nel suo cuore.

Tu cerchi la casa perché cerchi l'amore.

Tu cerchi il paradiso perché cerchi l'amore.

L'amore è il paradiso, il non amore è l'inferno.

L'amore è la vita dell'uomo, è il suo nutrimento, il suo com­pletamento, la sua estasi, la sua pienezza.

Senza amore non può vivere; basta considerare il contrario per capire l'inferno.

L'inferno è il non amore, e ne abbiamo già la prova su questa terra.

È l'amore la tensione costante.

Tutti gli amori che gradualmente scopriamo e viviamo nella nostra esistenza — il cibo, l'amicizia, il sesso, la cultura, il bene, la giustizia, la luce — non sono che gradi parziali dell'amore che preparano, sviluppano, purificano l'amore totale, vanto e pienezza di tutti gli amori: quello di Dio, che sarà la nostra eredità eterna.

Allora capiremo perché siamo nati, perché Dio ci ha chia­mati alla vita.

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