20 ottobre 2013

Nella sua realtà

 Ecco come si esprime il Salmo 139, che è autentica esperienza di un popolo che si interroga lungo i secoli della sua storia:

«Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo» (Salmo 139, 1-3a). E continua con un crescendo meraviglioso: «Dove andrò lontano dal tuo respiro, dove fuggirò lontano dal tuo Volto? Se salgo nei cieli, tu sei là, se scendo negli inferi, tu sei là. ... Se vado ad abitare al di là del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. Se dico: "almeno l'oscurità mi copra e intorno a me sia la notte"; nemmeno le tenebre per te sono oscure e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come la luce» (Salmo 139, 7-12).

L'esperienza della presenza di Dio nella natura, nella storia, in me, è fondamentale.

E sostanza della fede.

Poco alla volta devo giungere a viverla, a sentirla nel giorno nella notte, ad avvertirla quando lavoro o quando riposo, goderla quando prego e quando amo.

Sempre!

Ventiquattr'ore su ventiquattr’ore!

E' un cammino che mi conduce a vivere nel Regno di Dio che è l'unione tra il cielo e la terra, tra Dio e l'uomo.

Il Regno è un assoluto perché nulla esiste fuori di Dio. 

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