5 maggio 2013

 Invincibile

 «Allora JHWH Dio plasmò l'uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, così l'uomo divenne un essere vivente» (Gn 2, 7).

Sì, se nella pienezza della storia degli esseri viventi creati sulla terra, un fascio di nervi e di muscoli e un pugno di materia grigia è diventato l'uomo sapiente nella pienezza dell'amore di Dio, quell'uomo diventa l'uomo che crede», iniziando così una storia che andrà molto lontano, fino alla intimità perfetta della creatura col suo Creatore.

La fede è un dono di Dio come la vita è un dono di Dio, come il passato è un dono di Dio.

Con la fede l'uomo ha preso coscienza dell'Altro. L'amico ha scoperto l'Amico, la fidanzata ha contemplato il fidanzato, il figlio ha conosciuto suo Padre.

Incomincia così la vita di rapporto, perché la fede è la possibilità che Dio ci ha dato di metterci in rapporto vitale e cosciente con Lui.

Quando credo parlo con Dio, quando credo ascolto Dio, quando credo vedo Dio.

La vita di fede è la cosa più straordinaria che esista sulla terra e oscura gli altri doni avuti in precedenza, come il dono di essere diventato uomo ha oscurato il dono di essere nato alla luce.

Con la fede divento partecipe della vita di Dio, entro in orbite nuove; l'orbita di Dio.

Con la fede trapasso i cieli, viaggio nell'invisibile, vinco il peso della mia natura d'uomo, trascendo la mia debolezza, divento figlio di Dio.

La cosa è così straordinaria che non ha limiti nella sua grandezza e nelle sue possibilità di sviluppo.

La fede mi fa vincere la paura, supera la morte: è invincibile.

San Giovanni dirà: «E questa la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede» (1 Gv 5, 4).

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