27 gennaio 2013

 Tocca a me

Quale forza ne deriverebbe se tutti i cristiani ripetessero: “Sono io Chiesa”. E ognuno portasse un valido contributo all'azione del vescovo dicendo: tocca a me.

Ora incomincio.

Ora cerco di farmi una comunità.

Non voglio più essere solo.

Voglio cercare con altri la mia strada.

Vivere la mia vita.

Anche fossimo in pochi, voglio iniziare.

Pregheremo nelle case.

Leggeremo la Bibbia assieme.

Faremo l'Eucaristia come i primi cristiani.

Ci aiuteremo.

Metteremo in comunione il più possibile dei nostri beni.

Sarà una vita illuminata dal Vangelo.

E penso anche che il terribile ed angoscioso problema delle vocazioni sacerdotali troverebbe in queste comunità il suo vero avvio.

Una comunità di preghiera, una comunità-Chiesa che vive intensamente la fede diventa automaticamente un vero seminario.

Là dove si annuncia la Parola viene lo Spirito, e il compito dello Spirito è quello di fare Chiesa e distribuire i carismi.

Sono ben convinto che il carisma del sacerdozio si manifesterà d'ora innanzi in queste comunità mature di fede e di preghiera. Perché temere?

Dio è Dio, e non lascerà mancare alla sua Chiesa i pastori che le occorrono.  

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