22 marzo 2015

Confidare in Dio

So che Dio è Signore dell'universo e che nelle sue mani «sono gli abissi della terra».

So che Dio può tutto e gli uomini ed i popoli «sono come goccia d'acqua in una secchia e come polvere su una bilancia» (Is 40, 15).

Dio è Dio e non è vinto da nessuno.

E se si lascia vincere è solo per vincere meglio.

E se lascia prevalere il male per un po' di tempo è solo per poterlo denunciare con più chiarezza davanti ai nostri occhi miopi.

Confidare in Dio è porre nella sua mano invincibile tutte le cose.

E credere che il cosmo è dominato inesorabilmente dal suo potere creativo.

Se maledico la pioggia che mi bagna o il freddo che mi gela le dita, se mi dispero perché sono diventato vecchio o per una malattia che mi fa soffrire, non entrerò mai nel mistero di Dio.

Se non so leggere il chiarore delle stelle o se passo frettoloso davanti al mare senza accorgermene, non capisco il mistero di Dio.

Se mi lamento di tutto,

se trovo gli uomini noiosi,

se mi arrabbio perché la minestra è cattiva,

se urlo perché i bambini giocano nel giardino,

se faccio il viso duro a chi batte alla porta

sono un uomo vecchio che non sa più dire nulla.

Confidare in Dio.

Accettare il reale.

Accettarlo come volontà salvifica di Dio su di me. Accettarlo per trasformarlo con l'amore e la pazienza.

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