26 luglio 2015
Che vuoi fare di me?
Che vuoi fare di me, Signore?
Il tuo Spirito me l'ha detto e me lo ripete continuamente dentro: «Voglio fare di te mio figlio».
T'ho chiamato dal nulla perché tu mi sia figlio.
Ho copiato la mia realtà divina per fare la tua coscienza. Mi sono appellato all'amore per abitarti.
Ora che ti abito tu devi essere mio e io tuo.
Mio per farti più mio.
Mio per averti con me per sempre.
Mio per farti come me: libero.
Mio per insegnarti ad amare come amo io.
E perché, mio Dio, mi fai attendere tanto a vedere realizzata la tua volontà?
Perché i rischi di un così lungo viaggio?
Forse tu non mi dirai mai come tra le mille e mille maniere che la tua sapienza aveva a disposizione per farmi tuo figlio, tu abbia scelto proprio questa. Forse vuoi che lo scopriamo da soli.
Tu hai scelto la strada che va dal caos all'armonia dell'unità, dalla Genesi all'Apocalisse, dalla concezione alla nascita, dalla materia insensibile alle meraviglie della coscienza, dalla preistoria alla storia, dall'amore umano alla carità divina.
E la via dell'evoluzione della vita.
E la via dell'esperienza.
E la via del dialogo.
E la via della ricerca.
E la via della fede.
E la via della speranza.
E la via dell'amore.