6 settembre 2015

 La via

Il modo di essere di Dio come Amore è lo Spirito Santo, e procede dalla Vita che è il Padre e dal Figlio che è Luce. Ed è talmente trasparente che è invisibile a noi.

E per renderlo visibile è stata necessaria l'Incarnazione. Difatti il Verbo si fece carne e abitò tra noi, e venne nel nostro sentiero, accanto a noi e si chiamò Gesù.

L'uomo che ha avuto come via all'amore il corpo, il cuore, lo spirito, ha, ora, come via, Dio stesso in Gesù.

Facendo come ha fatto Gesù, può vivere il più alto grado d'amore.

Naturalmente le cose non sono facili, e per comprenderne la portata e la difficoltà è necessario ricordarci che Gesù stesso ha dovuto morire.

Non ci ha raccontato delle chiacchiere: è morto.

Ed è morto volontariamente.

E morto per dirci di vigilare, perché con la legge dell'amore accettata o non accettata era in gioco la nostra salvezza eterna: «Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, perché avevo fame e non mi avete sfamato, avevo sete e non mi avete dato da bere» (Mt 25, 41ss).

E morto per insegnarci la via: «Io sono la luce del mondo, chi mi segue non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita» (Gv 8, 12).

E morto per insegnarci ad amare: «Amatevi come io vi ho amato» (Gv 13, 34).

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