10 gennaio 2016
Rimanere
Qualcuno è giunto al punto di essersi sentito libero dal giorno in cui non si è più riferito alla Chiesa; altri hanno avuto la sensazione di cominciare a vivere autenticamente dal momento in cui hanno relegato nella storia del passato il loro rapporto con Dio e si sono impegnati a servire l'uomo senza riferimenti alla tradizione.
Non c'è affatto bisogno di compiere questi tagli, anche perché ci portano fuori dalla verità.
La Chiesa rimane la Chiesa e Dio rimane Dio.
Chi sono io fuori dal Popolo di Dio e quale forza mi rimane se la fede nell'Altissimo è venuta meno?
La Chiesa non mi nega di vivere autenticamente il Vangelo ed il mio impegno con Dio mi è proprio necessario ora che mi sono deciso a fare qualcosa sul serio.
Lo so che nel passato troppe volte la religione era sinonimo di "non facciamo storie, state buoni; non facciamo scioperi, restiamo sul sicuro" ma so anche che le cose sono cambiate e che la parola di Dio ha cominciato a contestarci e interrogarci sulla giustizia e sull'amore più che sulle processioni e la grandiosità della chiese da costruire.
Perché abbandonare la Chiesa proprio nel momento in cui mi sento più Chiesa?
Perché abbandonare l'ispirazione di Dio proprio quando ne abbiamo più bisogno?
Perché pensare che Lui ci contrasti proprio mentre ci avviciniamo con più impegno all'uomo?
Non è Dio dalla parte dell'uomo?
Non è Lui che ne prende le difese?
Leggete il Vangelo di Matteo e ditemi se potete trovare parole più dure di quelle del capitolo 25 in difesa della giustizia e della liberazione dell'uomo.