12 giugno 2016

Pienezza e gioia

Si dice che il mistero della Trinità è incomprensibile e può anche darsi!

Ma è così semplice quando lo vivi!

Nulla è così luminoso e vero quando lo sperimenti. Che sarebbe il Padre senza Gesù?

E che sarebbe Gesù senza il Padre?

E dove sarebbe la pienezza e la gioia senza lo Spirito che li unisce? Che fa di tre uno?

Avete mai provato a pensare al grido di Gesù nella notte, la sua preghiera nel deserto o nel Getsemani?

Se non ci fosse il Padre che gli risponde, che realtà sarebbe la sua, la nostra?

Che solitudine quella di un Dio solo nella sua spaventosa unità!

No, Gesù ha gridato e il Padre gli ha risposto e l'amore è la loro eterna unità.

Quale gioia lo Spirito!

Fa di tre uno e nell'unità ritrovata c'è tutta la felicità di Dio! Quando nel deserto ho sperimentato il mistero dell'amore di Dio come Trinità, mi rotolavo di gioia nella sabbia gridando: «Anch'io ti amo!».

Nella presa di Lui, come comunicazione vitale, avvertivo la relatività di tutte le cose e l'assoluto della nostra partecipazione alla vita divina che è l'eterno amore di Dio.

E la ragione, dove si era ficcata?

Lei sempre pronta a far domande indiscrete, dove si era nascosta mentre io contemplavo?

Era in ginocchio vicino, nella sabbia arida, ridotta finalmente al silenzio; anch'essa folgorata come lo ero io.

Piccola come vuole l'amore.

E io dicevo estasiato: grazie mio Dio!

Grazie.

indice Carlo Carretto 2016